L’attrice Ottavia Piccolo testimonial del Fai

LIDO. Ottavia Piccolo «testimonial» per il Fai, il Fondo per l’ambiente italiano. Per la campagna in difesa dei «luoghi del cuore», lanciata dall’associazione di Giulia Maria Crespi, Venezia sarà rappresentata dall’attrice romana, che da qualche anno ha preso casa in laguna, a San Nicolò del Lido. È stata lei a offrire la sua immagine al Fai in difesa del Lido. «Non ho scelto un monumento in particolare, ma l’area di Lido Nord», spiega l’attrice, «un luogo particolarmente esposto al rischio di cementificazione». «Non certo per bloccare lo sviluppo», spiega, «ma per favorire invece uno sviluppo compatibile e rispettoso dell’ambiente». Ottavia Piccolo porta l’esempio di Friburgo, l’antica cittadina svizzera dove il traffico privato è vietato: si viaggia soltanto con i mezzi pubblici e le auto elettriche. «E’ un po’ più grande del Lido, mi pare», attacca, «eppure lì ci sono riusciti. Allora perché non fare di quest’isola un esempio per il mondo. Un luogo fantastico, tra mare e laguna, pieno di verde e di storia. Si potrebbe progettare uno sviluppo moderno, le biciclette, il verde, i trasporti ecologici». Non si tratta di un «no» a 360 gradi sui nuovi progetti. «E’ chiaro che l’Ospedale al Mare ormai è chiuso, lo sappiamo», dice, «ma si può anche costruire bene, lasciando l’uso pubblico e il verde di qualità. Anche la nuova darsena da mille posti rischia di essere una minaccia, una struttura sovradimensionata. A San Nicolò stanno ricostruendo le dune, dopo averle distrutte per il Mose, ma voglio vedere cosa resterà di quelle dune se davvero arriveranno mille grandi barche con i loro scarichi».
Ottavia Piccolo, celebre attrice di film, è ultimamente approdata al teatro e alle letture impegnate su temi storici e di attualità. Famoso l’avento in cui diede voce ai diari di Anna Politvoskaja, la giornalista russa di denuncia assassinata. Negli ultimi tempi Ottavia Piccolo ha partecipato a molte iniziative in difesa del territorio veneziano. dalle grandi navi alla solidarietà a Emergency e adesso al Lido. Una battagli per la valorizzazione dell’isola e per la difesa dal cemento che l’ha vista aderire a molte inizitive dei comitati del luogo. Adesso dell’ex isola d’oro, luogo della Belle Epoque dove il «Fisola» inventò gli stabilimenti balneari moderni si occupa il Fai, Fondo dell’Ambiente italiano. La campagna in difesa dei luoghi da salvare del nostro Paese ha acceso i riflettori sui progetti di sviluppo del Lido. «Per tanti anni qui non è stato fatto nulla», dice, «e questo forse ci ha salvato perché saremmo diventati un’altra Jesolo con i grattacieli sulla spiaggia».(a.v.)
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