L’assessore Daniele Stival minacciato di morte

di Gian Piero del Gallo
PRAMAGGIORE
Una lettera con minacce di morte è stata recapitata a casa dell’assessore regionale della Lega Nord, Daniele Stival che ha la delega alla Protezione Civile, Caccia, Flussi Migratori ed Identità Veneta.
Tutti settori vivaci, in cui potrebbe nascondersi il mittente. Ad aprirla la moglie Sonia che ha avuto un malore quando ha letto il contenuto della missiva in quanto la loro abitazione viene descritta con una certa dovizia di particolari che solo chi ha effettuato un sopralluogo potrebbe esserne venuto a conoscenza.
Poi tutte quelle croci funebri a capi lettera, quale monito in quanto l’anonimo scrittore chiama in causa il padre di Daniele Stival, deceduto ormai da qualche anno, e mettendo lui stesso in relazione ai trascorsi periodi di amministrazione comunale ed ai legami che avrebbe avuto con altri partiti. La calligrafia è incerta, come di persona di una certa età, ma può essere una escamotage per nascondere la vera età del mittente. Il timbro postale è di Venezia Cmp, ma potrebbe essere stata imbucata nello stesso paese di residenza dell’assessore, in quanto tutta la posta prelevata dalle cassette d’impostazione viene inviata al Cmp, dove viene smistata e timbrata. E’ lo stesso Daniele Stival a gettare acqua sul fuoco, «male non fare, paura non avere», ma la denuncia per opportuna cautela è stata comunque presentata ai Carabinieri in modo che qualsiasi futuro sviluppo di questo macabro avvertimento, possa avere una documentazione ufficiale. «Non avevo mai ricevuto minacce né verbali né tanto meno scritte -dice l’assessore Daniele Stival - quello che mi ha spinto a presentare denuncia è il fatto non certo simpatico, che questa lettera minatoria si è aggiunta alle numerose telefonate anonime e mute che sta ricevendo mia moglie al telefono di casa e che le stanno causando una comprensibile apprensione, ma, quello che mi angustia è che non saprei trovare un riferimento su chi e perché mi hanno minacciato di morte». Da assessore regionale alla caccia, diventare improvvisamente preda non è certo il massimo, ma ultimamente Daniele Stival viene chiamato in causa oltre che per la caccia in deroga, anche per la sua arroccata posizione a difesa dell’ospedale di Portogruaro, e l’altro ieri è stato accomunato alla nota vicenda di Valle Ossi sull quale smentisce categoricamente qualsiasi suo coinvolgiment. “Fatto sta che ora la mia casa è costantemente monitorata da Carabinieri e Polizia cui va il mio ringraziamento - ha detto Stival - purtroppo per colpa di un esaltato la mia famiglia vive quasi da sequestrata in casa ed a volte faccio fatica a convincere i miei ad uscire»
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