L’assessore ai naturisti «La Laguna del Mort è una zona protetta»
JESOLO. Spiagge vietate ai naturisti, il Comune precisa le nuove regole sulla laguna del Mort verso Eraclea. Una zona protetta in cui non si potrebbe nemmeno concedere la balneazione, tanto meno tutti nudi. L’assessore al Demanio Esterina Idra ha risposto all’associazione naturista del Triveneto “3VeNat”, e al presidente Daniele Bertapelle che ha messo in guardia i soci rispetto a sanzioni dai 3 ai 10 mila euro ai trasgressori. «Spiace per le parole del signor Bertapelle che sembra», spiega , «muovere accuse al Comune. Colpisce l’affermazione sulla mancata volontà di trovare una soluzione politica. È una questione legge: la Laguna del Mort e la sua spiaggia sono aree SIC - Sito di Interesse Comunitario riconosciuto dall’Unione Europea e ZPS - Zona di Protezione Speciale», ricorda, «elementi che rendono difficile la fruizione balneare, non solo a chi desidera praticare il naturismo, ma anche alle altre persone. Una possibile soluzione», sottolinea, «sono convenzioni con campeggi interessati, procedura che comunque dovrebbe essere accompagnata dalle autorizzazioni amministrative. Mi auguro che questo chiarimento metta la parola fine alla strumentalizzazione della spiaggia del Mort».
Il presidente di 3VeNat sta contattando altre associazioni: «Se hanno veramente a cuore questa zona, perché non la rendono sicura e attrezzata, visto che comunque la spiaggia è demaniale?Noi chiediamo non si faccia discriminazione tra naturisti e non. Chi va con il costume non rischia nulla, mentre noi possiamo essere sanzionati. Giusto colpire chi fa atti osceni, non noi che prendiamo solo il sole». —
G.Ca.
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