L’antenna di Vodafone sul campanile invece che sulla torre dell’acquedotto

burano. L’antenna Vodafone a Burano deve ancora trovare una sistemazione definitiva. Ma adesso, dopo oltre un mese di sospensione dei lavori a causa delle proteste dei residenti, spunta il campanile dell’isola come alternativa alla torre dell’acqua. È l’ipotesi avanzata dallo stesso sindaco Luigi Brugnaro, in sopralluogo lunedì nell’isola del merletto insieme all’assessore all’urbanistica De Martin e riportata dai residenti che hanno incalzato i rappresentanti del Comune sul tema. Una visita a sorpresa, incentrata sui temi del decoro, dei bagni pubblici e sulla gestione dei flussi turistici. Temi sentiti dai residenti di Burano, tanto quanto la vicenda del ripetitore di Vodafone i cui lavori sono bloccati dopo i picchetti estivi e l’arrivo dei carabinieri in tenuta antisommossa nel cantiere. Adesso la situazione potrebbe sbloccarsi. Il campanile, a dire il vero, è tra i siti già valutati e poi scartati in due diverse occasioni: prima con l’ok alla concessione quadriennale della torre dell’acqua in favore di Vodafone; poi come soluzione alternativa proposta da un comitato di residenti durante l’incontro con l’azienda del 18 luglio a Ca’ Farsetti. Durante la conversazione di lunedì, sarebbero emerse rassicurazioni sui rischi legati alla vicinanza con il patronato e ulteriori dettagli tecnici. Per fare spazio alle nuove antenne, che si andrebbero ad aggiungere a quelle degli altri operatori, occorrerebbe aprire due bifore rivolte verso la laguna nord e attualmente sbarrate. Un compromesso, dunque, utile a garantire il servizio nell’isola e ad accontentare quanti erano infuriati a causa della prima soluzione decisa dal Comune. Una delibera del 30 aprile, infatti, ha dato in concessione per 4 anni (con un canone annuo di 19,9 mila euro) una porzione della torre di proprietà comunale a Vodafone, sfrattata dalla precedente sistemazione. La situazione è precipitata a inizio agosto, in concomitanza con l’inizio dei lavori, quando i residenti sono riusciti a ottenere un rinvio.

A distanza di qualche giorno, il cantiere è stato scortato dai carabinieri in tenuta antisommossa. Una scena che ha suscitato le critiche dello stesso assessore Massimiliano De Martin (“siamo rimasti esterrefatti”) e che ha convinto la stessa azienda a una sospensione temporanea dei lavori, ad oggi ancora in vigore, mentre la popolazione continua ad attendere novità. —

E.P.



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