L’amore per l’arte di Sabrina, Federica ed Hélène E un grande amore per la tradizione di Venezia

Sabrina Pigozzo racconta che la creatività, la voglia di fare e l’energia che mette per percorrere nuove strade nel suo lavoro di stilista, le trova perché si circonda di giovani. «Bisogna ascoltarli, farsi influenzare perché hanno molto da insegnarci», racconta Sabrina. Da cinque anni ha affiancato alla linea di sartoria classica Dogi, una produzioni di borse realizzate utilizzando le vele da barca e da kitesurf rotte. Dallo scorso anno, alle borse ha affiancato una produzione di giacche, magliette e capi vari realizzati sempre con vele rotte. Ma non solo. Infatti li arricchisce con corde, ganci e bottoni prelevati dalle stesse vele. «È tutto materiale non facile da smaltire, che io riciclo. Si tratta di fibre difficili da lavorare e, prima di mettere in produzione le borse, ho fatto due anni di prove, perché volevo essere sicura del prodotto e della sua qualità. Ho testato dalla cerniera all’ultimo occhiello. Le vele mi arrivano da mezzo mondo dove ho amici e collaboratori che dopo aver trovato i materiali me li spediscono. La bellezza di lavorare questo materiale è che oltre a riciclare e quindi a ridurre la produzione di rifiuti, realizzi capi unici. Non c’è una giacca uguale a un’altra».
Negozio a San Polo
Sabrina ha il negozio in calle del Tintor, tra San Polo e San Giacomo de l’Orio. «Nonostante il momento non facile si vende bene e non solo a Venezia. A dire il vero la richiesta è in aumento e questo a testimonianza che c’è una maggiore consapevolezza verso i prodotti sostenibili. E in particolare da parte dei più giovani. Nel mio lavoro mi sono circondata di giovani proprio perché ritengo che siano fondamentali per il nostro futuro con le loro idee e la loro sensibilità». —
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