L’allarme degli artigiani veneziani «Serve un piano da 4 miliardi»

Vertice tra le categorie economiche e i parlamentari. «Nel centro storico le attività hanno visto scomparire il proprio fatturato» 

LE IMPRESE

«Per rilanciare l’artigianato nel territorio metropolitano e a Venezia centro storico si stima serva un piano da 4 miliardi di euro. Le attività nel centro storico hanno subìto un crollo dell’80%. In provincia hanno tenuto di più. Ma va ripensata completamente la connessione fra turismo e artigianato. Servono ristori immediati e una rivisitazione per il bonus ecologico 110 % fermo a causa di farraginosità burocratiche».

A sottolinearlo è stato Siro Martin, presidente di Confartigianato metropolitana di Venezia, in un incontro che si è tenuto a Mestre all’hotel Bologna, per fare il punto su “Covid e lavoro” in cui Confartigianato e Cna hanno incontrato parlamentari e sindacati.

Fra i parlamentari, i deputati del Pd, Nicola Pellicani, Andrea Causin di Forza Italia e Sara Moretto di Italia Viva. Per i sindacati il segretario metropolitano della Cgil Ugo Agiollo della Cisl Paolo Bizzotto e Igor Bonatesta della Uil.

A fare le richieste da parte delle categorie è stato il presidente della Cna, Igor Burigatto. «Venezia», ha detto, «è la città d’arte e turistica che più ha sofferto e soffrirà ancora un lockdown ininterrotto da “zona rossa”, senza averne i ristori. Il criterio di erogazione dei ristori non può essere quello dei codici Ateco: lasciano fuori decine di attività che non lavorano. Occorre stanziare più risorse per il trasporto persone. Sugli stimoli all’economia e la conferma dei bonus edilizia e risparmio energetico ma bisogna confermare da subito il superbonus 110% almeno fino al 2023 ed estenderlo anche agli immobili produttivi. Ok cassa integrazione ma ci devono essere modalità tali da non ripetere i gravissimi ritardi verso il nostro fondo dell’artigianato e quindi verso i nostri dipendenti».

Per Confartigianato, Siro Martin: «Serve maggiore sostegno all’attività marittimo-portuale, sia sul fronte turistico che commerciale. Il porto di Venezia non può perdere il suo ruolo nell’Alto Adriatico. Nel comparto dell’edilizia ci sono oltre 5 mila aziende edili artigiane che in provincia danno lavoro a più di 11.500 addetti e che rappresentano uno dei pilastri portanti del nostro Pil provinciale. Si pensi poi al calzaturiero, che conta 748 aziende, tra le quali 568 sono artigiane e danno lavoro a ben 3.099 addetti».

Poi la politica: «In questo momento», ha ricordato il deputato del Pd, Pellicani, «la parola chiave è fare squadra e salvaguardare economia salute e posti di lavoro. Sull’ecobonus 110% ho presentato un emendamento che ne favorisca la fruizione anche a Venezia centro storico. Va utilizzato il più possibile lo strumento Netx Generetation eu per virare verso una economia sostenibile, che possa ripartire al più presto». —

Alessandro Abbadir

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia