Laguna invasa dalle alghe “giapponesi” Piante di Sargassum lunghe cinque metri

Non è pericolosa come lo fu a suo tempo l’invasione di Ulva lactuca. Problemi per le barche e la fauna dei bassi fondali Con il caldo diminuiranno

VENEZIA

Alghe in laguna. I bassi fondali di fronte alle Fondamente Nuove sono invasi in questi giorni da esemplari di Sargassum muticum, un’alga scura che cresce sul fondo e può raggiungere un’altezza anche di cinque metri. Fenomeno che da qualche anno si nota soprattutto alla fine dell’inverno, quando i vegetali assumono le dimensioni maggiori. Con i primi caldi, nelle prossime settimane, dovrebbero lasciare spazio alle Cystoseira, alghe estive più leggere. Intanto il Sargassum, come descritto nelle schede scientifiche del museo di Storia naturale aderisce a “substrati solidi immersi” come rive, ciotoli, pali, raggiungendo la superficie dell’acqua grazie ai talli fogliosi lunghissimi. Sono verdi all’origine, ma poi diventano grigie e rossastre, ricoprendosi facilmente di sedimento. Il galleggiamento delle fronde è garantito da speciali cisti sferiche. Non è una specie tipica della laguna, qui è arrivata dal Giappone negli anni Novanta. Ma adesso la sua popolazione è in aumento. Qualche problema lo provoca alla navigazione delle barche a remi. Difficile liberarsene, vista anche la lunghezza e la pesantezza. E ovviamente alla fauna dei bassi fondali, che spesso viene ricoperta dalle lunghe foglie. Invasione in ogni caso non preoccupante, garantiscono gli esperti e i biologi del Cnr e del Museo di Storia naturale.

Tutt’altra cosa l’invasione di alghe che si era registrata in laguna negli anni Novanta. Con l’Ulva lactuca, insalatona verde dalle foglie enormi prodotta dall’inquinamento da fosforo. Le foglie marcivano rapidamente, causando un terribile odore di uova marce e l’invasione dei chironomidi. Per eliminarle venne arruolata una flotta di imbarcazioni «mangia alghe» dal Consorzio Venezia Nuova. Dopo qualche anno, grazie anche ai provvedimenti sul divieto di fosforo nei detersivi introdotti dalla giunta rossoverde di Antonio Casellati, l’inquinamento era diminuito. Da allora qualche estate critica, con fenomeni di anossia e mancanza di ossigeno. E invasione di alghe fanerogame oppure delle alloctone Sargassum muticum. Ancora qualche giorno e con i primi candi le alghe spariranno da sole. Intanto l’effetto delle piante subacquee colorate in laguna è notevole. —





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