La viabilità da modificare tra Gazzera e Cipressina

Net Engineering incaricata dal Comune di studiare l’uso della bretella Cav per tutelare l’area del Rio Cimetto e dopo lo stop alla passerella sul Marzenego



Cantieri Sfmr, il Comune di Venezia che sta portando avanti i cantieri per attivare le due stazioni del treno, grandi incompiute del progetto metropolitano regionale, ora studia con i progettisti della Net Engineering la fattibilità di modifiche al progetto di viabilità tra Gazzera e Cipressina. Da una parte c’è un mandato della giunta comunale e dall’altro la richiesta di tutela, segnalato dalla Soprintendenza, del prato umido a ridosso degli antichi meandri del Rio Cimetto al fine di salvaguardare i valori paesaggistico - ambientali dell’area. Tutela sollecitata da una petizione popolare sostenuta da undici associazioni cittadine ed oggetto di confronto in consiglio comunale.

La scelta di trovare alternative emerge da disposizioni dirigenziali dei Lavori pubblici che a novembre hanno coinvolto Net Engineering, la società di Monselice, che aveva curato il progetto delle stazioni per conto della Regione. Gli obiettivi dello studio di fattibilità (valore 10 mila euro) sono quelli di «salvaguardare l’area agricola tra l’Allacciante di Levante e lo scolo Dosa, traslando la bretella stradale di progetto nello spazio tra la tangenziale di Mestre e l’Allacciante di Levante stesso, in sovrapposizione all’attuale strada di servizio/emergenza di Cav».

La strada di servizio era stata realizzata con i lavori della terza corsia in tangenziale e configurata come percorso riservato ai mezzi dell’autostrada. Ora si punta ad utilizzarla per il passaggio delle auto dalla Gazzera verso la Cipressina. Nel provvedimento comunale si conferma che il collegamento Brendole – Castellana e l’accesso alla fermata Olimpia «saranno certamente percorsi dagli autobus urbani» e l’utilizzo della viabilità a fianco della tangenziale deve avvenire prevedendo una rotatoria. La nuova bretella va pensata con una larghezza inferiore, prevedendo un percorso ciclopedonale da un lato, senza nessun marciapiede dall’altro lato. È infatti venuto meno il finanziamento della passerella ciclopedonale che dalla fermata Olimpia doveva attraversare in diagonale il Marzenego, congiungendosi poi con la nuova pista ciclabile che si riversa in Castellana, spiegano i tecnici nei documenti. Diventa quindi necessario garantire la continuità ciclopedonale anche lungo il nuovo ponte stradale sul Marzenego. Il riferimento è ai lavori inaugurati lo scorso settembre quando è stato aperto il percorso ciclopedonale con sottopasso da via Olimpia verso la Gazzera.

Il Comune, che sta portando a compimenti i cantieri da 34 milioni, studia soluzioni per fare in modo che la viabilità di collegamento alle stazioni sia efficace, dopo decenni di ritardi. Il progetto Sfmr , accantonato dalla Regione, ha ripreso vita per Mestre nel 2018 con un accordo di programma tra Comune e Regione Veneto. Per il completamento del raccordo Brendole/Castellana la Regione ha investito 3, 3 milioni, mentre altri 4milioni e 750mila euro sono di competenza di Rfi per la realizzazione delle opere ferroviarie. A Veneto Strade, società della Regione Veneto, competono i lavori di completamento e ultimazione della stazione di via Olimpia per circa 3milioni e 600mila euro, a cui vanno aggiunti 55mila euro per il ripristino dei campi da tennis del Club Mestre di via Olimpia, usati come area di cantiere. —

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