La Tasi sulla prima casa sarà del 3,3 per mille

Per i proprietari di un secondo immobile insieme all’Imu si arriva all’11,4 per mille Simionato: «Abbiamo previsto un ampio ventaglio di esenzioni e detrazioni»
Di Enrico Tantucci
PELLICANI MESTRE 21/04/2009 Centro citta' cartelli affittasi-vendesi © Light Image- Bertolin
PELLICANI MESTRE 21/04/2009 Centro citta' cartelli affittasi-vendesi © Light Image- Bertolin

La Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili varata dal Governo, colpirà maggiormente, anche a Venezia, i proprietari di prime case.

Ieri la Giunta comunale ha infatti approvato definitivamente le tariffe della nuova imposta che si applicherà anche ai proprietari di prime case, esenti dall’Imu, l’imposta comunale sugli immobili. Per la prima casa l’aliquota fissata sarà del 3,3 per mille: la somma del 2,5 previsto da Ca’ Farsetti per l’imposta e lo 0,8 per mille aggiunto invece - come consente la legge - per finanziare una serie di detrazioni.

Per i proprietari di seconde case, invece, l’importo complessivo di Imu e Tasi non potrà superare il 10,6 per mille - che era già l’aliquota massima fissata dal Comune per l’imposta municipale degli immobili - con l’aggiunta di un altro 0,8 per mille, per finanziare anche qui le detrazioni che l’Amministrazione vorrà prevedere.

In tutto, perciò, l’11,4 per mille (composto di un 8,1 di Imu, un 2,5 di Tasi e appunto lo 0,8 per mille per la quota detrazioni).

Va detto però, che per la quota della Tasi riferita alle seconde case e agli immobili commerciali, il 10 per cento di essa, e cioè lo 0,25 per cento, sarà a carico degli inquilini.

«Abbiamo cercato di fare in modo», ha spiegato ieri il vicesindaco e assessore al Bilancio Sandro Simionato commentando il provvedimento, «di applicare l’imposta nel modo più equo possibile, tenendo conto dei vincoli imposti dalla legge e prevedendo anche un’ampia gamma di detrazioni e esenzioni, considerando anche che il gettito per l’Amministrazione sarà simile a quello dello scorso anno, con l’aggiunta della quota di trasferimenti che lo Stato non ci assicura più per l’esenzione dell’Imu prima casa, come avveniva lo scorso anno. In tutto, circa 21 milioni di euro».

Saranno quindi ad esempio esentati dal pagamento della Tasi sulla prima casa, gli appartamenti che sono concessi in comodato gratuito a figli o a parenti stretti, quelli occupati da persone disabili, le case Ater, gli alloggi in cui siano in corso lavori di ristrutturazione perché appena acquistato o quelli di chi li ha appena presi con l’obiettivo di spostare la propria residenza a Venezia.

Previste anche una serie di detrazioni: da 140 euro per chi ha rendita catastale non superiore a 400 euro, di 120 per chi arriva oltre e fino a 800 euro di rendita e di 80 euro per chi ha una rendita catastale compresa tra gli 800 e i mille euro.

Prevista anche una detrazione di 50 euro per chi ha figli con meno di 26 anni che vivono ancora in casa. Per quanto riguarda invece le seconde case e gli immobili a carattere produttivo, saranno esentati dal pagamento della Tasi gli immobili legati ad attività produttive, mentre per quanto riguarda i negozi dipenderà da come sono stati accatastati.

I servizi indivisibili che il Comune finanzierà da quest’anno attraverso la Tasi riguardano l’illuminazione pubblica, i servizi cimiteriali, il verde pubblico, la sicurezza urbana, la protezione civile, l’anagrafe e lo stato civile. Possibile, comunque, qualche aggiustamento, se si decidesse ad esempio di inasprire maggiormente l’imposta per alcuni tipi di esercizi commerciali - ad esempio le banche - piuttosto che per altri.

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