La Tarantola chiude per la quarta volta
Non c'è pace per la storica bottega di San Luca, vanno male anche i libri su Venezia

L’ex libreria Tarantola a San Luca
La Tarantola chiude di nuovo. Dopo alterne vicende, l'ex libreria di campo San Luca, diventata negli anni negozio di prodotti artigianali, di discount di vetri cinesi e di libri per turisti, ha cessato nuovamente la sua attività. Nei giorni scorsi gli ultimi volumi sono stati portati via e le vetrine sono state oscurate. Fine di un altro ciclo, l'ennesimo non propriamente fortunato. La storica libreria, che per decenni era stato il punto di riferimento dei veneziani nella scelta delle loro letture, aveva cambiato rotta la prima volta tre anni fa. Quando il padre aveva deciso di smettere, Sara Tarantola aveva sostituito romanzi e saggi con articoli di artigianato. La scelta, però, non era andata bene come la giovane aveva sperato e dopo nemmeno un anno aveva chiuso. Il cambio era andato peggio. All'artigianato era subentrato un discount di vetro il cui gestore era rimasto coinvolto in una maxi-inchiesta della Guardia di Finanza sui vetri cinesi. La trasformazione di una delle librerie più amate della città in un emporio di cianfruscaglie e vetri aveva suscitato parecchi malumori per l'ennesima cessione di una bottega storica all'altare del turismo. Nemmeno il discount di chincaglieria, tuttavia, era riuscito a sopravvivere. Coinvolto nella maxi inchiesta sul vetro cinese spacciato per muranese, dopo quattro mesi di attività il gestore aveva deciso di chiudere «per cambiare aria» e la Tarantola era rimasta sfitta di nuovo. Nell'agosto dell'anno scorso i proprietari avevano quindi rialzato la saracinesca, pulito le vetrine e ritentato la sorte con i libri su Venezia: guide, volumi di fotografie, storia, ricette, curiosità. Ma non è andata bene nemmeno questa volta e la Tarantola ha chiuso di nuovo. (m.pi.)
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