La strada sull’Arzerone sarà finita

Trovati i fondi per completare la seconda via d’ingresso a Sottomarina

SOTTOMARINA. Semaforo verde per il terzo stralcio dell’Arzerone, la strada più attesa dagli operatori turistici e da chi deve raggiungere la città. Il Consiglio regionale ha inserito il completamento dell’importante opera viaria nell’integrazione al Piano triennale della viabilità (2009-2011) approvata nella seduta dello scorso mercoledì prevedendo uno stanziamento di 25 milioni di euro. Ora con l’approvazione riparte la progettazione che si era arenata dopo il completamento del secondo stralcio, terminato nella primavera del 2010.

La riqualificazione della strada provinciale Arzerone è stata decisa in accordo di programma tra Regione, province di Padova e Venezia, Magistrato alle acque e Comune. La progettazione è stata approvata nel 2000 e prevedeva di procedere con tre stralci: da Chioggia a Ca’ Pasqua, da Ca’ Pasqua a Valli, da Valli a Codevigo. L’obiettivo principale dell’intervento era la messa in sicurezza degli argini che non apparivano più adeguati. Nel contesto di ricalibratura degli argini è stata agganciata la sistemazione delle carreggiata, su richieste delle province, per garantire un collegamento viario più sicuro.

L’Arzerone rappresenta il secondo accesso alla spiaggia di Sottomarina, unica via alternativa alla Romea in caso di code consistenti o di incidenti che blocchino la viabilità.

Il primo stralcio (10 milioni di euro), da Brondolo a Ca’ Pasqua, si è chiuso nel 2008. Il secondo stralcio (22.5 milioni), fino a Valli, si è concluso, con qualche ritardo a causa delle mareggiate invernali, nella primavera del 2010.

Sul terzo stralcio, il più oneroso, era invece sceso il silenzio perché mancava la copertura finanziaria. La progettazione di massima già esisteva, ma la Regione aveva deciso di agganciare l’opera alla Romea commerciale perdendo di conseguenza qualsiasi certezza sui tempi di realizzazione.

«Sono sempre stato contrario a questa ipotesi», spiega il consigliere regionale Carlo Alberto Tesserin (Pdl), «perché allungava la tempistica all’infinito. Il terzo stralcio è fondamentale perché fatti 5.2 chilometri su una strada ampia ci si ritrova in un imbuto con conseguenze peggiori di prima. Ora con l’inserimento dell’opera, per 25 milioni di euro, nel Piano triennale viario possiamo riprendere in mano la progettazione e procedere per cantierare il prima possibile e chiudere un’opera oggi monca».(e.b.a.)

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