La storia di Antonietta Mollica, dall’ictus al palcoscenico

LIDO. Dall’ictus al palcoscenico, e dopo le lunghe cure una paziente dell’Istituto San Camillo avrà la possibilità di portare a teatro la storia della sua vita. Succederà questa sera, alle 20.45, quando Antonietta Mollica sarà sotto i riflettori del Teatro Verdi a Padova.
Antonietta Mollica è la dimostrazione che l’ictus può colpire anche in giovane età, e a lei è successo a soli 34 anni. Una giovane economista senese lanciata verso una carriera di primo piano nella direzione generale del Gruppo Monte dei Paschi. Ma un giorno di febbraio di otto anni fa, sotto la doccia, un ictus ischemico la costrinse su un letto d’ospedale, sospesa tra la vita e la morte. Su una sedia a rotelle, con il lato sinistro del corpo completamente paralizzato, la giovane donna ha iniziato a progettare la sua rinascita.
Prima con un intenso percorso di riabilitazione lungo un anno e mezzo al San Camillo, poi riprendendo la sua vita tornando anche a sciare, in barca a vela, a cavallo e in bicicletta. Una dimostrazione di coraggio, ma anche della qualità del lavoro svolto nell’istituto dei padri camilliani. “Icaro (Reloaded), il coraggio di tornare a volare” è il titolo scelto per raccontare a teatro questa sua straordinaria storia, che andrà in scena oggi nella giornata mondiale per la lotta contro l’ictus cerebrale.
Sul palco salirà la stessa Antonietta Mollica insieme ai danzatori della Compagnia Motus. «Questo non è uno spettacolo qualsiasi», sottolinea Francesco Pietrobon, direttore generale del San Camillo. «La valenza artistica, la genesi e le motivazioni che ne sono alla base, la determinazione e l’entusiasmo che lo supportano, ne fanno un evento unico e di altissimo valore umano e sociale. È un inno alla vita, all’apertura verso il mondo, verso gli altri e verso il diverso». (s.b.)
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