La sede alle Procuratie Vecchie Generali: «Un’idea nostra»
VENEZIA
La nuova Fondazione “Venezia Capitale mondiale della sostenibilità” avrà sede alla Procuratie Vecchie, in parte degli spazi che il Gruppo Generali sta ristrutturando con un progetto di recupero che porta la firma dell’architetto David Chipperfield. Ad offrire uno dei palazzi simbolo della città alla nuova fondazione è stato ieri “a sorpresa” Philippe Donnet, Geo di Generali Group. Dichiarandosi «felice come cittadino veneziano e come ad di Generali Group, che ha l’onore e l’onere di avere come simbolo il Leone di Venezia», Donnet ha ricordato il recente restauro del polmone verde dei Giardini Reali e, appunto, «il cantiere enorme delle Procuratie, che speriamo di concludere a inizio 2022. Un restauro per portare in Piazza San Marco – che apriremo ai cittadini, per la prima volta in 500 anni – la sede della fondazione Human Safety Net, un’attività lavorativa che non c’entra niente con turismo e che ha come obiettivo sociale l’agevolazione di un mondo più inclusivo». Offrendo gli spazi anche come sede della nuova Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità.
Piccola querelle. Con orgoglio, in una nota il gruppo ha rivendicato la paternità dell’idea originaria della fondazione, «lanciata da Generali nel 2019 all’inaugurazione dei Giardini Reali, alla presenza del sindaco Brugnaro e del ministro Franceschini». Parole misurate, ma nette, che accennano a una «incomprensione con il presidente Zaia». Nel corso della conferenza stampa a Ca’ Corner, infatti, il presidente della Regione aveva detto di voler «svelare un retroscena: tutto è nato da una telefonata di Marco Alverà di Snam al sottoscritto: le buone idee vanno colte». Ora Generali, rivendica l’origine dell’intuizione.
Socio fondatore della Fondazione anche Confindustria veneto: «Le imprese devono contribuire al cambiamento e indicare le scelte di politica industriale che ritengono strategiche: la fondazione ci permetterà di sviluppare il piano regionale per la creazione di una Hydrogen Valley che coinvolga distretti e filiere industriali del Veneto, a partire dall'area di Marghera», ha detto il presidente Enrico Carraro, «è la strada per arrivare a un significativo abbattimento di CO2 attraverso il consumo di energia pulita nei processi industriali, ma anche alla riqualificazione di molte aziende per la produzione di idrogeno, molto promettente anche per il futuro». A chiudere l’appuntamento, il ministro dell’Economia Daniele Franco: «Per me a Venezia c’è un po’ aria di casa in quanto veneto, ma è anche una città che ha avuto da sempre un equilibrio complicato con l’ambiente, ha deviato tre fiumi per salvaguardare la laguna e tutti conosciamo il fenomeno dell’acqua alta. Ho voluto che la sede del G20 fosse a Venezia anche perché ha una dimensione di sostenibilità evidente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia