«La rete utile per riuscire a scoprire il colpevole»
JESOLO. Sessanta commenti dopo un paio d'ore, il video che ritraeva il ladro al momento del furto al ristorante pizzeria “Perla Nera” di via Bafile è stato indubbiamente un successo.
Qualche amico del locale ha riconosciuto il ladro e ha fornito addirittura l'indirizzo di casa, nel Sandonatese. Altri hanno solidarizzato con il titolare, Luca Montino. Qualcuno si è lasciato andare: »Vai a prenderlo con una spranga», scrive un amico, poi un altro non meno diplomatico: «Spaccagli le gambe». Il commissariato di Jesolo ha potuto constatare ancora una volta le potenzialità della rete, ma ha ricordato l'importanza che le forze di polizia siano subito informate perchè possano agire sempre con tempestività. I socialnetwork e la rete internet in generale vengono monitorati costantemente, ma è necessario l'input da parte degli interessati per una strategia da concordare con le forze dell'ordine. La polizia ha raccolto comunque validi elementi per rintracciare i colpevoli. L'assessore Alberto Carli è uno di quelli che maggiormente utilizza la rete e che "riceve" già molti cittadini su Facebook in discussioni nel suo profilo sul socialnetwork.
«Il caso del Perla Nera - commenta Carli da vero navigatore della rete - dimostra non solo e non tanto l'importanza di un socialnetwork come Facebook, ma delle videocamere della sorveglianza presso tutte le attività commerciali e le varie zone della città, che possono rappresentare un valido supporto per le forze di polizia». Walter Luvisotto, coordinatore di Alleanza di Centro e un altro esperto navigatore che partecipa a numerose discussioni in rete. «Facebook e altri socialnetwork - spiega - sono anche questo, ovvero la condivisione di video e discussioni che possono aiutare i cittadini ad affrontare deteriminati temi. In questo caso uno sfogo in rete è diventato un modo per scoprire il colpevole di un reato».(g.ca.)
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