La prima sfida tra i candidati? In parrocchia

CAORLE. È la parrocchia a riunire i quattro candidati sindaco di fronte alla cittadinanza: ieri pomeriggio l’incontro pubblico in vista delle elezioni del 5 giugno. Novità di questa tornata elettorale è proprio il coinvolgimento che le parrocchie di Caorle hanno richiesto a gran voce alle squadre politiche e dopo il volantino “O protagonisti o Nessuno”, ieri Sonia Xausa, Carlo Miollo, Alessandro Borin e Luciano Striuli sono stati chiamati a rispondere a una serie di domande sui punti di forza dei loro programmi, le speculazioni edilizie e l’edilizia alberghiera, ma anche unioni civili, denatalità e servizio agli anziani, sostegno alle associazioni, residenza stabile, nuove povertà e dipendenze, viabilità, accoglienza ai migranti.
Occhi puntati sulle risposte riguardanti l’ormai “famoso” Progetto Terme che dà ancora l’occasione a Borin di attaccare Striuli il quale, però, per mancanza di tempo, non riesce a mettere un punto sulla questione. Sulla riqualificazione di viale Dal Moro però non ha dubbi: «Delibera da fermare e modificare per la presenza di un tessuto sociale fragile che va tutelato».
In tema di unioni civili le opinioni si dividono dando la possibilità alla grillina Xausa di esternare, in un contesto parrocchiale, il suo assoluto sostegno e assenso a questo «traguardo di diritto sociale». Miollo punta il dito sulle scelte urbanistiche del passato che hanno creato una situazione «Caorlecentrica» e lancia un punto forte del suo programma che si focalizza sull’abbassamento degli oneri di urbanizzazione. (g.ca.)
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