La morte di Federico resta un mistero
Sotto sequestro la stanza dell’albergo Gelsomino per i rilievi scientifici
CAORLE. Frenetica giornata di indagini, interrogatori, sopralluoghi scientifici quella di ieri per il pm Pastore e i carabinieri, per cercare di fare luce sulle cause del decesso del giovane Federico Geretto, trovato morto venerdì mattina nel letto della stanza d’albergo dove alloggiava a Caorle. Omicidio o incidente? Il giallo non è risolto. La stanza è stata posta sotto sequestro per effettuare nuovi rilievi scientifici, dopo i sommari accertamenti della prima ora: la scoperta del medico legale Cirnelli che ad uccidere Federico è stato un forte trauma cranico ha dato una svolta all’indagine.
Dalla prima mattina e sino a sera - praticamente senza interruzione - il pubblico ministero e i carabinieri hanno sentito in Procura amici, parenti, colleghi di lavoro di Federico, alla ricerca di quel «qualcosa» capace di far intuire cosa possa essere accaduto: il ragazzo è stato visto affacciarsi dalla finestra della sua stanza all’hotel Gelsomino alle 21 di giovedì, la mattina dopo alle 11 è stato trovato morto dalla madre. Secondo il medico legale, il decesso è avvenuto verso la mezzanotte. Stava già male quando è stato visto? Se sì, perché non ha chiesto aiuto? Se no, è uscito senza essere notato ed ha fatto un incontro fatale oppure è inciampato e ha colpito in malo modo un mobile o il muro (dove pure gli esperti della scientifica non hanno trovato tracce di sangue evidenti)? Vero è che da un primo accertamento, il corpo non presentava segni di violenza. Il ragazzo sembrava addormentato: solo dopo la rasatura della testa nel corso dell’autopsia era stato evidenziato il trauma.
Dalle molte testimonianze raccolte ieri è venuto fuori il ritratto di un ragazzo sfaccettato, come potrebbe essere quello di molti suoi coetanei un po’ inquieti, ma niente che possa far pensare a un regolamento di conti, una vendetta o uno sgarbo. D’altra parte, il medico legale è stato in grado di fornire la causa della morte - un forte colpo alla testa - ma non ancora di indicare cosa l’abbia provocato: un bastone piuttosto che lo spigolo arrotondato di qualche mobile. Assassinio o incidente? L’interrogativo - ieri sera - non aveva ancora trovato risposta, anche se dalle varie testimonianze non è emerso nulla che possa far pensare a una mano omicida. Ma il dubbio resta, mentre per completare la propria indagine il dottor Cirnelli sta attendendo i risultati dei test tossicologici, per scoprire se il ragazzo avesse ingerito qualche farmaco o droga che potesse averne alterato la lucidità, fino al punto di farlo involontariamente cadere malamente, senza riuscire a reagire e chiedere aiuto.
Completati gli accertamenti medici, oggi il pm dovrebbe firmare il nullaosta e restituire il ragazzo al pianto dei suoi familiari ed amici, per i funerali. Il 21enne di San Stino si trovava a Caorle per cercare un lavoro, dopo aver lasciato il suo primo impiego stagionale, presso la cucina del ristorante Costiera: aveva studiato in un istituto alberghiero.
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