La galeotta torna in acqua

Da Comune e Regione fondi per costruire la barca storica

VENEZIA. Comune e Regione «produrranno» insieme una “galeotta” o “galea sotil piccola”, un’imbarcazione tradizionale usata sino al Seicento per il trasporto di merci o persone e che ora si vuole rimettere in acqua.

L’iniziativa fa parte del nuovo accordo sottoscritto da Ca’ Farsetti e Palazzo Balbi per la conservazione e la promozione delle imbarcazioni tradizionali della laguna di Venezia e dell’Alto Adriatico. Un progetto per cui la Regione aveva già stanziato 200 mila euro, con un cofinanziamento aggiuntivo di 20 mila euro da parte del Comune per un progetto di valorizzazione che avrebbe dovuto concludersi entro l’anno in corso. Ora però i termini sono stati rivisti e aggiornati.

Sarà realizzato un apposito cantiere per la costruzione della “galeotta”, con il coinvolgimento, durante la costruzione, degli istituti scolastici del territorio e l’organizzazione di visite didattiche al cantiere che sarà ospitato sull’isola della Certosa. Con i soldi già stanziati dai due enti sarà realizzato lo scafo dell’imbarcazione, mentre si cercheranno altri 300 mila euro - anche sotto forma di sponsorizzazioni - per completare l’opera. Sarà fatta inoltre una vera gara a evidenza pubblica per scegliere il maestro d’ascia che verrà incaricato di far “rivivere” la barca tradizionale.

Alla “galeotta” verrà legata anche un’altra iniziativa per la quale Regione e Comune avevano già sottoscritto un accordo: quello per la realizzazione di un Centro pilota sperimentale per il settore audiovisivo che prevede la realizzazione, all’interno di Forte Marghera, di un centro operativo per l’audiovisivo per cui c’è già un contributo regionale di circa 150 mila euro.

Secondo Comune e Regione, il Centro pilota di Forte Marghera si presta a sinergie con il progetto per la conservazione delle barche tradizionali e la costruzione della “galeotta” in quanto la documentazione audiovisiva delle fasi di costruzione della barca fa parte del progetto di valorizzazione delle barche tipiche. Il materiale girato sarà perciò la base per il costituendo Centro per l’audiovisivo. Sarà creato a Forte Marghera anche uno spazio per una biblioteca e un archivio legato al tema delle barche di tradizione, per le quali si sta pensando anche a un itinerario turistico tra i cantieri tradizionali.(e.t.)

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