La diva ha voluto restare nella sua San Donà

Milano aveva chiesto di celebrare i funerali, ma è stata rispettata la volontà della “regina”
DINELLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - FUNERALE MORIA ORFEI- LA GENTE IN PIAZZA E LUNGO LE STRADE
DINELLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - FUNERALE MORIA ORFEI- LA GENTE IN PIAZZA E LUNGO LE STRADE

Regina per una giornata anche la città del suo ultimo saluto. San Donà ieri ha vissuto la straordinaria emozione, ripresa dai riflettori di tutto il mondo per le esequie di Moira Orfei. Le vetrine dei negozi sono state chiuse in un lutto spontaneo, mentre i più vicini alla famiglia avrebbero voluto un funerale di Stato. E forse qualcuno penserà all’occasione perduta, ma del resto non è stato proclamato neppure un vero lutto cittadino. Si sa solo che da Milano era giunta la richiesta di poter celebrare i funerali in Duomo. Ma Moira voleva San Donà e San Donà è stata.

Il gruppo su Facebook “Sei di San Donà se” ha distribuito per tutti un manifesto: “Addio Moira, San Donà ti vuole tanto bene”. Ed è stato il saluto più bello e spontaneo che ha riconosciuto all’icona del circo un grande tributo dalla città. Moira e il marito Walter Nones erano ancora residenti qui dagli anni ’80, nella villa Ancillotto, oggi nella villa Electra, pensione per cani della nipote, Electra appunto, neo mamma, che è figlia di Loredana Nones. Parentele intrecciate che nel mondo del circo sono fondamentali rapporti di sangue. Ieri è arrivata anche Liana Orfei, poi Ambra, Paride. C’era il circo Togni al completo per l’ultimo saluto alla regina.

La carrozza dell’Ottocento messa a disposizione dalle onoranze funebri Bustreo arrivava da Monfalcone, ditta Nicolettis. Ha suonato ininterrottamente la banda friulana Radio Zastava. Tra i partecipanti alle esequie, si distinguevano clown dal viso ancora segnato dalla maschera, muscolosi trapezisti, fieri e spregiudicati domatori. Non si capiva più se quello di Moira fosse uno spettacolo, comunque sobrio e commovente, o un funerale.

Sandro Ravagnani, biografo ufficiale di Moira, arrivato da Miami, si prepara alla ristampa del libro “Moira Forever..”. Ieri sono arrivati tutti quanti hanno lavorato con gli Orfei, da chi stampava migliaia di manifesti ogni anno e chi ha lavorato come stalliere. Tante etnie unite dall’attaccamento alla regina. A San Donà si ricorda ancora quando il circo, impegnato in Iran, fu bloccato e Moira chiese l’intervento di Andreotti. Alla fine salpò Achille Lauro per andare a riprendersi Moira e il suo circo. Queste e altre storie nel libro di Ravagnani che non potrà non dare ampio spazio a un nuovo e inedito capitolo della vita di Moira a San Donà.

Giovanni Cagnassi

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