La denuncia di una mamma «Somministrati farmaci scaduti»

FAVARO. La madre di un disabile trentenne ospitato, a pagamento, nella Casa di riposo «Anni Azzurri» di Favaro si è presentata la scorsa settimana negli uffici della Procura della Repubblica, a piazzale Roma: in mano aveva un medicinale che era stato somministrato al figlio e sulla scatola, come prevede la legge, c’era la data di scadenza, abbondantemente superata. Era indignata e non solo ha consegnato il farmaco, ma ha firmato un esposto. Il pubblico ministero Stefano Buccini, sulla base della segnalazione, oltre a sequestrare il farmaco consegnato dalla signora, ha firmato un ordine di perquisizione nelle due sedi di «Anni Azzurri», quella di Favaro e quella di Quarto d’Altino.
Ad occuparsene sono stati i carabinieri di Favaro, che venerdì scorso sono entrati nelle due case di riposo a caccia di medicinali scaduti. Stando ad indiscrezione avrebbero trovate a Favaro alcune decine di confezioni con date che risalgono anche a due anni fa e tutte sono state sequestrate. A Quarto d’Altino, invece, nulla di irregolare.
Sul registro degli indagati è finito il rappresentante legale di Anni Azzurri, Loris Chittaro: il reato che gli sarebbe contestato è quello previsto dall’articolo 443 del codice penale. Si legge che «chiunque detiene per il commercio, pone in commercio o somministra medicinali guasti o imperfetti è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni».
Naturalmente l’indagine ha mosso solo i primi passi per il momento, lo stesso rappresentante della Procura dovrà ascoltare quello che ha da dire Chittaro, come si giustificherà per la presenza e per aver fatto assumere agli ospiti medicinali scaduti da tempo.
La struttura sanitaria di Favaro è privata ed è accreditata al Sistema sanitario nazionale ed è stata aperta nell’ottobre 2001 e può ospitare 150 anziani, ma all’interno della residenza di via Morosini c’è anche il Centro di riabilitazione per disabili «La Fenice» con 16 posti letto. A consegnare il farmaco scaduto negli uffici della Procura è stata la madre di un disabile trentenne, ospitato nel Centro. La signora, che paga regolarmente la retta per il figlio, era andato a trovarlo e avrebbe scoperto quella medicina nella sua stanza, medicina che lui assumeva abitualmente. Il pubblico ministero veneziano ha esteso la perquisizione anche nella struttura di Quarto d’Altino, visto che fa riferimento alla stessa amministrazione, ma i carabinieri nella sede che ospita altri 150 anziani non hanno trovato nulla di irregolare per quanto riguarda i medicinali.
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