La classica del remo non parla più veneziano
Stranieri in maggioranza, le barche lagunari sono soltanto 310 su 2000 con mille vogatori

Interpress/M.Tagliapietra Venezia 04.06.2017.- Vogalonga. Rio di Cannaregio.
Veneziani in minoranza anche alla Vogalonga. Non bastasse l’invasione di turisti in città, gli stranieri adesso hanno invaso anche le acque della laguna. Una invasione pacifica, che ieri ha prodotto un grande spettacolo di sport, tradizione colori. Ma il dato è impietoso: sui 7700 iscritti alla 43esima maratona non competitiva del remo, meno di mille sono veneziani. Soltanto 310 delle duemila barche partecipanti hanno casa in laguna, poco più del 15 per cento. Due su tre sono stranieri, più dei veneziani anche i francesi e i tedeschi. Duemilacento gli italiani, il gruppo nazionale più numeroso. Ma il linguaggio ufficiale della sfilata remiera non è più il veneziano. In maggioranza anche i tifosi sulle rive, che hanno pian piano soppiantato i residenti. Così ieri sulle fondamente del rio di Cannaregio si sentivano incitamenti in francese, inglese, tedesco, olandese.
«Ma è lo specchio della città», i veneziani sono pochi, noi cosa ci possiamo fare?», dice Antonio Rosa Salva, presidente del comitato organizzatore. Qualcuno si arrabbia. «Dovrebbero dare un incentivo alle barche dei veneziani, darci un premio e non farci pagare la tassa di iscrizione», si infiamma all’arrivo Nerio de Bortoli, commercialista del Cavallino che voga con lo striscione in difesa dell’ospedale legato all’Asl 3. Mostra desolato il danno sull’asta di poppa, La bandiera di San Marco spezzata dalla prua di una jole, difficilmente governabile negli stretti canali veneziano.
Ci sono le jole, i kajak, i dragon boat, addirittura i surf con la pedaliera, le bici galleggianti, i dragon boat. La nuova generazione della Vogalonga che forse non sa nemmeno vogare alla veneta.
Ci sono anche i Veterani» che le hanno fatte tutte, le Vogalonghe, dal 1975 ad oggi: Dino Vian e Fernando Nicolini, classe 1935, Franco Tonello, Gianni Bullo, Giorgio Tomè, Lino Farnea, Giorgio Schiavon, Franco Tonello, Stefano Falchetta, Giorgio Garbisa, Danilo De Pol, Sandro Fort, Antonio Compagno, Giovanni Dei Rossi, Maurizio Marchetto, Paolo Pizzolotto, Michele Maturi, Silvio Testa, Maurizio Mauro, Danilo Dentone, Giorgio Supiej.
(a.v.)
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