La “casa” dei laboratori al campus di Mestre

Ca’ Foscari mette a gara la progettazione dell’edificio Epsilon che ospiterà il grande centro di restauro

Campus di via Torino, gli uffici di Ca’ Foscari hanno avviato ad inizio anno la gara per l'affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza, per la realizzazione dell'edificio Epsilon presso il campus scientifico in via Torino a Mestre, l’ultimo intervento edilizio che termina la campagna di cantieri per ultimare il polo universitario di terraferma. Il termine per la presentazione delle domande di questa gara che ha un valore economico di poco superiore al milione e centomila euro è fissata per il 15 febbraio con aperture delle buste il 22 febbraio. Il Campus Scientifico, realizzato su un’area concessa dal Comune di Venezia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è attualmente composto da sei edifici denominati Alfa, Beta, Gamma, Delta, Eta, Zeta che ospitano le attività di didattica e di ricerca del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi e del Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica. Mancava all’appello il quinto edificio, chiamato Epsilon per il quale sono già state realizzate le fondazioni a platea, le strutture in elevazione dal piano interrato al piano terra, il solaio del piano terra. Il progetto esecutivo che era stato predisposto dallo studio Zuanier e associati, dallo studio Caprioglio e da altri va ora aggiornato per inserirvi le nuove funzioni decise dall’Università. Al piano interrato devono trovare collocazione 6 magazzini (circa 109 mq complessivi), un locale raccolta reflui di laboratorio (31 metri quadri), spogliatoi e relativi servizi (circa 103 mq), parcheggi (12 posti auto) e alcuni locali tecnici (circa 221 mq). Al piano terra il laboratorio didattico di restauro (circa 244 mq), una aula informatica (circa 117 mq), due aule (244 mq), una sala studenti (47 mq), i servizi di Campus (circa 80 mq), locali per progetti di Ateneo (circa 50 mq). Al primo piano altri tre laboratori di ricerca e quattro studi/uffici (circa 263 mq complessivi) da destinare al Dipartimento di Scienze ambientali più altri 544 metri quadri per progetti di Ateneo con cinque studi e laboratori. Al secondo piano un laboratorio di ricerca e tre uffici (164 mq) da destinare al Dipartimento, 8 laboratori di ricerca e 10 studi/uffici (circa 649 mq complessivi) da destinare a Scienze molecari. Al terzo piano ancora 9 laboratori di ricerca. L’importo stimato dei lavori è di 8 milioni e mezzo di euro. All’interno dell’edificio dedicato alla ricerca è prevista la nascita di un centro internazionale di ricerca sulle tecnologie per la preservazione, la conservazione e il restauro del patrimonio culturale, progetto che potrà contare sui tre milioni promessi da Renzi con la firma del Patto per Venezia, risorse che dovrebbero essere liberate dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020.

Mitia Chiarin

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