La Cardiologia di Chioggia ai vertici della sanità mondiale

CHIOGGIA. La Cardiologia di Chioggia sale in cattedra. Il primario Roberto Valle assieme a Alan Maisel, professore all’università di San Diego, ha tenuto il primo meeting internazionale a Venezia sull’uso dell’ultrafiltrazione corporea, un sistema innovativo, utilizzato a Chioggia, per la cura di alcune cardiopatie. Si tratta di un sistema che consente di eliminare l’acqua in eccesso, che l’organismo trattiene a causa di alcune malattie, filtrando il sangue in una macchina ideata con questo scopo. Alcune malattie, come lo scompenso cardiaco, si caratterizzano per un accumulo di acqua che quando si localizza nei polmoni riduce drammaticamente il respiro, fino ad arrivare all’edema polmonare acuto, condizione che minaccia la stessa sopravvivenza. Questa eventualità non è rara, colpisce ogni anno centinaia di persone a Chioggia e rappresenta una delle principali cause di ricovero. «Da sempre», spiega Valle, «la cura del sovraccarico di liquidi si basa su diuretici, farmaci che aumentano la produzione di urina, con lento smaltimento dell’acqua in eccesso, ma con molti effetti collaterali, soprattutto nei casi più gravi. Solo recentemente si è resa disponibile l’ultrafiltrazione, una metodica extracorporea, simile all’emodialisi, ma con la sola estrazione di acqua dal sangue, in modo non invasivo, usando vene “periferiche”, quelle usate per un normale prelievo». L’ultrafiltrazione viene effettuata in regime di Day hospital, senza ricovero, con accessi programmati di poche ore, dato che si riesce rimuovere 250 ml di acqua all’ora. «La nostra Cardiologia», sostiene il primario, «è leader su questa metodica tanto da avere l’autorevolezza per presiedere questo meeting a numero chiuso, cui hanno partecipato i massimi esperti mondiali di Usa, Spagna, Germania, Francia, Irlanda, arrivati a Venezia per stilare uno statement internazionale ovvero una Linea guida per le Cardiologie di tutto il mondo». (e.b.a.)