La battaglia per il parcheggio «Il Comune ci chiama abusivi»

Da un lato i gestori del park Padova da tre generazioni, dall’altra l’ente pubblico «Ci vogliono cacciare». Il vicesindaco: «Vogliamo regolarizzare l’attività»
Daniele Zennaro

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«Dopo che per tre generazioni abbiamo riqualificato e tenuto sempre in ordine l’area, riconvertendo in parcheggio un pezzo di terreno donato dal Demanio al mio bisnonno, reduce di guerra, ora il Comune ci caccia chiamandoci abusivi». È lo sfogo di Roberta Boscolo Gioachina, titolare della società che gestisce il parcheggio Padova in viale Trento, a ridosso del Kursaal. Si tratta di una sorta di boschetto, creato in decenni di lavoro dagli stessi gestori, e che ora il Comune, che ne è diventato proprietario nel 2016 ereditandolo dal Demanio, vorrebbe tenere per sé per gestirlo in proprio o darlo in gestione ad altro concessionario.

Nei giorni scorsi la questione, che si trascina da tempo con denunce e ricorsi, è tornata alla ribalta in quanto ci sarebbe l’intenzione da parte del Comune di tagliare alcuni alberi d’alto fusto che, secondo il sindaco Alessandro Ferro e l’assessore alle Partecipate Daniele Stecco, sono ammalati e compromessi, cosa poi smentita dai concessionari del parcheggio che si sono aggrappati agli alberi quale ultimo appiglio per salvare il proprio posto di lavoro.

Sull’intera zona, che corre da via del Boschetto alla batteria Penzo, fino all’arena Duse e al Lungomare, esiste un progetto di riqualificazione che comprende anche la costruzione di un supermercato ed una nuova viabilità. Ed è proprio su quest’ultimo punto che entra in gioco il parcheggio Padova che, attualmente, occlude la possibilità di passaggio di una nuova strada. «Purtroppo», spiega Roberta Boscolo, «sono intervenuta quando ho scoperto quello era stato fatto alla mia famiglia da qualche volpone dell’amministrazione che, facendo leva sulla non conoscenza burocratica, fece scadere il contratto di rinnovo della concessione e oggi ci chiama abusivi pur pagando e pur lavorando con onestà, curando il verde in maniera impeccabile. Tre anni e mezzo fa ho incontrato il vicesindaco Veronese che mi aveva rassicurato che si sarebbe sistemato tutto ed invece non si è più fatto vedere. Noi però lotteremo fino alla fine per salvaguardare il nostro lavoro e gli alberi».

Pronta la replica del vicesindaco Marco Veronese. «Sul parcheggio Padova il Tribunale di Venezia ha emesso un’ordinanza che condanna i ricorrenti gestori a lasciare i terreni al Comune di Chioggia, che li ha ricevuti dal Demanio due anni dopo la scadenza della concessione alla società coinvolta. La nostra intenzione è quella di regolarizzare l’attività del parcheggio e di migliorare la viabilità nell’interesse della viabilità e dello stesso comitato dei residenti. Voglio fare chiarezza: il parcheggio verde resterà aperto e sulla sua gestione si aprono due possibilità, con la concessione attraverso un bando pubblico o in gestione ad Sst. Nessuna cementificazione. E la polemica sugli alberi è alquanto seria e inopportuna». —

DANIELE ZENNARO

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