«King’s chiuso, punizione eccessiva»

JESOLO. Chiuso il King’s, sabato la discoteca non ha aperto dopo la decisione della Questura di applicare l’articolo 100 del testo unico di pubblica sicurezza, una volta valutati alcuni episodi di...

JESOLO. Chiuso il King’s, sabato la discoteca non ha aperto dopo la decisione della Questura di applicare l’articolo 100 del testo unico di pubblica sicurezza, una volta valutati alcuni episodi di violenza che sono avvenuti in questo periodo nel locale notturno del lido. Il proprietario della discoteca Gianni Gobbo, 40 anni di attività alle spalle nel mondo della notte, è intervenuto dopo la drastica decisione: «Vedo una forma di accanimento in tutto questo e lo dico dopo anni di esperienza in questo mondo. Faremo un accesso agli atti per capire che metro sia stato usato, ma anche il Comune e il sindaco di Jesolo devono prendere posizione perché il King’s è patrimonio di questa città».

La chiusura per 15 giorni ha fortemente penalizzato la società che ha in gestione il locale da alcuni anni, la Lobby Srl di Padova. Il King’s avrebbe dovuto aprire anche con il ristorante. La proprietà, la direzione e lo staff del King’s Club di Jesolo si sono dichiarati sinceramente sorpresi e amareggiati per la decisione della Questura di Venezia di sospendere per 15 giorni la licenza di pubblico esercizio, provvedimento adottato ai sensi dell’articolo 100 del T.U.L.P.S. comunicato solo sabato 9 giugno alle 10.30 del mattino.

«Spiace si sia giunti a questo provvedimento accumulando una serie di episodi, gran parte dei quali non ascrivibili alla nostra gestione, iniziata nel 2015», hanno commentato i soci padovani che hanno in gestione il King’s, «nell’annunciare immediato ricorso, si conferma la piena volontà e l’impegno del King’s Club a garantire alla propria clientela un divertimento sano, intelligente e consapevole, sempre all’insegna della collaborazione con le istituzioni e le forze dell’ordine».

Solidarietà è arrivata anche dagli altri gestori dei locali della notte di Jesolo, mentre il presidente del Silb, Giancarlo Vianello, ha parlato a sua volta di severità eccessiva ricordando il protocollo sulla sicurezza firmato a suo tempo in prefettura e la collaborazione dei gestori dei locali. (g.ca.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia