Jesolo, San Silvestro “alieno” senza movida né Presepe
JESOLO
Controlli a tappeto sul litorale per un ultimo dell'anno davvero unico nella storia di Jesolo e delle altre città che punteggiano la costa.
Jesolo è sempre stata la città della movida e la notte del 31 non aveva fine nei suoi locali, tra discoteche e discobar, alberghi e ristoranti.
Quest'anno, porte sbarrate anche al presepe di sabbia e al grande mercatino Jesolo Christmas Village che aveva raggiunto i 200 mila visitatori e che la notte di Capodanno 2019 era stato preso d'assalto. Il sindaco Valerio Zoggia ha garantito i controlli della polizia locale nei locali e pubblici esercizi. Uno di questi, nei giorni scorsi, lungo via Bafile, è stato sanzionato perché aveva ancora clienti alle 20 della sera.
«Non credo che ci sarà molto movimento stanotte», ha premesso il sindaco Zoggia, «la gente ha rispettato nel complesso i Dpcm e le ordinanze regionali come abbiamo potuto constatare. In ogni caso avremo la polizia locale schierata per i controlli degli orari e per eventuali feste o ritrovi non consentiti. E' possibile raggiungere le seconde case al mare e quindi c'è stato un certo traffico nei giorni scorsi». A Jesolo è aperto il nuovo "J44", hotel 5 stelle in via Dante della famiglia Rizzante. Oggi ha organizzato il “pranzone” di Capodanno. 10 le camere prenotate da cittadini jesolani che hanno voluto regalarsi comunque una festa in hotel e hanno scelto di restare nella loro città. Potranno andare nella Spa o nella piscina esterna all'ultimo piano con acqua riscaldata a 32 gradi. E per il cenone, festa in camera consentita da soli. Nessuna festa di Capodanno nei locali e nemmeno in location private.
Controlli sono stati previsti dal Comune di Cavallino anche al ponte di tra Jesolo e Cavallino-Treporti. Le restrizioni introdotte dal governo hanno bloccato i festeggiamenti della notte di San Silvestro. Il Silb, di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia, ha già denunciato pubblicamente ogni del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che impone la chiusura e lanciato un appello alla responsabilità personale dei cittadini e alla vigilanza da parte delle autorità competenti. —
Giovanni Cagnassi
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