Jesolo. Pubblica la foto della ex in un sito di annunci “hot” Condannato a tre anni

L’uomo riconosciuto colpevole del reato di “revenge porn”. Aveva anche maltrattato  per mesi la donna che alla fine si era rivolta a un avvocato

JESOLO. Dopo gelosie e litigi aveva pubblicato la foto della ex compagna in lingerie in un noto siti di incontri sessuali a pagamento.

Una vendetta che è costata cara a un UOMO residente a Treviso. Il Tribunale di Venezia, con il giudice dottoressa Gualtieri, ha infatti condannato a tre anni di reclusione e al pagamento di 25. 000 euro un cittadino dominicano, ora residente a Treviso, che frequentava all’epoca dei fatti una ragazza 25enne di Jesolo.

La ex compagna, del tutto estranea all’annuncio comparso in rete è diventata suo malgrado bersaglio dell’annuncio fake e si è costituita parte civile con l’avvocato Andrea Angeletti per chiedere il risarcimento dei danni subiti. Reati che rientrano nel così detto “revenge porn” . Nell’estate del 2020 il compagno della giovane, allora convivente, l’aveva sottoposta a violenze fisiche, ma anche ingiurie e minacce, probabilmente frutto amaro di una gelosia che lo aveva portato a perdere totalmente il controllo.

Il processo penale si è concluso solo sei mesi dopo i fatti, quindi in un arco di tempo velocissimo. Lui sospettava che la donna avesse una relazione con altri uomini e per vendetta ha trovato una nuova forma di molestia: ha inserito sul sito di annunci “hot” una foto della compagna vestita della sola lingerie.

Un annuncio che prometteva profferte sessuali e incontri intimi e dunque aveva già suscitato un certo scalpore e interesse a Jesolo perché diverse persone avevano riconosciuto la donna. Una giovane di buona famiglia che mai si sarebbe prestata a simili atti e che aveva suscitato la gelosie dell’allora compagno senza in realtà alcun motivo. Comparivano nell’annuncio anche l’email e il numero di telefono della donna, indicandone infine la residenza jesolana.

Dopo i maltrattamenti subiti per alcuni mesi e le continue tensioni vissute con il coetaneo, anche quando lui si è allontanato dall’abitazione la sofferenza è continuata a causa di quella squallida vendetta. La donna era infatti stata tempestata da centinaia di telefonate e messaggi di uomini, per lo più jesolani, che lei ha riconosciuto perché noti in città. —


 

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