Jesolo, giunta a giudizio in Corte dei conti

Sindaco e assessori avevano escluso una famiglia dal bando per la casa perché la moglie era moldava

JESOLO

Comune a giudizio, la Corte dei Conti vuole vederci chiaro sul caso Fuser ed il bonus casa negato ad una famiglia di Jesolo solo perché uno dei componenti, pur essendo residente, non era di nazionalità italiana. Ora i protagonisti, Nazzareno Fuser, 43enne impiegato di banca, e la 35enne moglie moldava Nicora Snejana, che un paio di anni fa avevano partecipato al bando per l’erogazione alle giovani coppie di buoni da 5mila euro per l’acquisto della prima casa ed erano stati esclusi perché la donna era straniera, si sono riservati di chiedere anche i danni morali con una ulteriore causa da portare avanti presso il tribunale civile.

L'odissea per questa coppia, e anche per il sindaco e la giunta di Jesolo, dunque si allunga. Una storia con un'infinita scia polemica. Dopo che il Comune di Jesolo aveva escluso la famiglia Fuser-Snejana dal bando, il tribunale di Venezia aveva però dato loro ragione, stabilmendo quello che dice la legge: «per i cittadini regolarmente soggiornanti in Italia la parità di trattamento al cittadino italiano, relativamente ai diritti nei rapporti con la pubblica amministrazione e nell’accesso ai pubblici servizi».

Il Comune si era opposto, ma era stato ancora sconfitto. Ora il viceprocuratore regionale della Corte dei Conti ha rinviato a giudizio funzionari e giunta, chiedendo che siano condannati a risarcire al proprio ente circa 10 mila euro.

Il giorno 16 febbraio compariranno il sindaco di Jesolo Francesco Calzavara, il vice Valerio Zoggia e il resto della giunta, da Otello Bergamo e Alberto Carli, poi gli ex Andrea Boccato, Luca Zanotto e Renato Meneghel, con i funzionari che hanno seguito la pratica.

Un bando che era stato giudicato “razzista” che portò all’esclusione della coppia sollevando la reazione in particolare del comitato per i diritti civili di Jesolo e Salvatore Esposito, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà. Lo stesso Esposito aveva criticato duramente il Comune con attacchi ripetuti e accuse di razzismo al sindaco e alla giunta di centrodestra. Il sindaco Calzavara aveva sempre sostenuto di aver applicato la normativa in materia e una forma di tutela delle coppie di Jesolo.

Ne era nato un caso che aveva fatto discutere tutta Jesolo ed il Veneto. Il 16 sarà dunque il giorno della verità ed il sindaco di Jesolo conferma la sua assoluta serenità. «Attendiamo il giorno dell'udienza - ha detto Francesco Calzavara - e lo facciamo con la massima serenità sicuri che la Corte dei Conti saprà valutare la nostra posizione».

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