Jesolo, alcolici ai minori. I gestori: «Non ci sono scuse»

Viaggio tra chi contesta il pugno di ferro voluto dal Comune e chi è d’accordo. Dal Cin: «O carta d’identità o niente». Cibin: «La legge è chiara, non si contesta»

Giovanni Cagnassi
Jesolo, stretta sugli alcolici ai minori
Jesolo, stretta sugli alcolici ai minori

Sanzioni per gli alcolici ai minori, i gestori dei locali sono preoccupati. La maggior parte è d’accordo con la linea dura voluta dal Comune di Jesolo che, attraverso la polizia locale, ha già elevato una decina di sanzioni dall’inizio della stagione. Nell’ultimo caso, in via Bafile, sono stati sanzionati tre camerieri per 330 euro ciascuno.

Avevano servito tre cocktail Margarita a base di tequila a ragazzine. Il titolare, come prevede la legge, è responsabile in solido: se non pagheranno loro pagherà lui. La Cisl Fisascat di Venezia, attraverso le parole del segretario Nicola Pegoraro, ha ricordato che i camerieri non possono essere dei “gendarmi” e che sarebbe opportuno un confronto costante tra tutti gli enti e i soggetti coinvolti per affrontare il problema attraverso gli ispettorati e forze dell’ordine.

Ma al lido di Jesolo, punteggiato da locali e discoteche o discobar è difficile trovare gestori che non siano d’accordo con il Comune. «I minori non devono bere alcolici», dice Luigi Serafin, titolare dei locali al Granso, ristorante vicino a piazza Mazzini, e Inferno da Gigi, «potrà anche essere difficile controllare tutto e tutti, le carte d’identità e tutto il resto. Ma non si può transigere. Quanto alle sanzioni ai camerieri, se dovessero sanzionare un mio dipendente perché inavvertitamente ha servito da bere ai minori, la multa la pagherei direttamente io» .

Fabio Cibin, del chiosco Baita al Mare è sulla stessa lunghezza d’onda: «La legge è chiara e non può essere contestata. Abbiamo il compito di controllare e non ci sono scusanti». Solo il sindacato ha solidarizzato con i tre camerieri sanzionati. Roberto Dal Cin, presidente Confapi turismo nazionale e titolare dell’enoteca letteraria la Corte dei Baroni ha a che fare tutti i giorni con queste situazioni. «Nel dubbio non serviamo da bere», dice, «o carta d’identità o niente. Capita che arrivino minorenni accompagnati dai genitori, ma non transigiamo comunque».

Infine, Franco Polato, presidente Silb Fipe Confcommercio, sindacato dei locali da ballo. «Nei locali della notte non entri se hai meno di 18 anni e così al lido di Jesolo il problema è stato risolto». Ma nel lido c’è chi sostiene che questa sia una vessazione, che si è attrezzato con la sicurezza all’esterno per controllare che i minorenni non bevano alcolici. E altri contestano digrignando i denti questa linea dura . —

 

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