Iva sulla Tia non dovuta consegnati i primi rimborsi

Consegnati ieri sera a Marano i primi assegni con importi  da 70 a 100 euro. La tassa era stata ingiustamente pagata negli anni 2009-2012

MARANO

Al via in tutto il territorio della Riviera i rimborsi Veritas per l’Iva sulla Tia che è stata ingiustamente pagata all’azienda dal 2009 al 2012. I primi assegni sono stati consegnati ieri sera ai cittadini di Marano di Mira con un importo che varia dai 70 ai 100 euro l’uno. Ad interessarsi della vicenda sono stati per l’area della Riviera il consulente Pier Paolo Montanari, l’avvocato Flavio Berton e la consigliera comunale a Mira del Movimento 5 Stelle Sabrina Cervi.

Al patronato di Marano sono stati consegnati una decina di assegni ai cittadini. «Prima la Corte Costituzionale e poi la Corte di Cassazione a sezioni riunite», spiega Montanari, «hanno stabilito che l’Iva sulla Tia chiesta da Veritas era su una tassa e non poteva essere richiesta. Ora chi l’aveva pagata a Mira, Campagna Lupia e Camponogara potrà avere i soldi indietro. Si tratta di importi che vanno mediamente dai 70 ai 100 euro ma in qualche caso si tratta di somme anche più corpose. Ci siamo occupati gratuitamente per far riavere i soldi alle famiglie. A Mira sono già stati emessi da Veritas 100 assegni di rimborso che stiamo consegnando, mentre altre 250 richieste sono arrivate dai Comuni dell’area sud».

Ora i rimborsi procederanno spediti nelle prossime settimane. «I cittadini di Mira e dei paesi della Riviera sud sono ancora in tempo», spiega Montanari, «a chiedere i rimborsi per il periodo che va dal 2009 al 2012, mentre per il 2008 già non si può più. La consulenza che mettiamo a disposizione è gratuita, ma va chiarito che i soldi non arrivano come rimborso in bolletta, ma solo se si fa esplicita richiesta».

I soldi che Veritas dovrà restituire ad ognuna delle famiglie non sono certamente una grande cifra, ma moltiplicata per tutte le famiglie che l’hanno versata (il rimborso non è dovuto alle attività economiche che hanno potuto detrarla) formano una cifra di milioni per Veritas a Venezia e dintorni. Interpellata Veritas dal canto suo fa sapere che è suo dovere adeguarsi al giudizio emesso in questi anni dalle Corti. —

Alessandro Abbadir

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