Iva evasa per 800 mila euro Emma Marcegaglia a processo

L’ex presidente di Confindustria ha ottenuto il rito abbreviato dal gup di Mantova L’accusa: fatture della ditta Alba Tech usate per operazioni inesistenti ad Albarella
Emma Marcegaglia durante i lavori della conferenza ''The state of the union'' organizzata dall'Istituto Universita' Europea, Firenze, 9 maggio 2013. ANSA /CARLO FERRARO
Emma Marcegaglia durante i lavori della conferenza ''The state of the union'' organizzata dall'Istituto Universita' Europea, Firenze, 9 maggio 2013. ANSA /CARLO FERRARO

chioggia

Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria, sarà a processo il 17 novembre a Mantova per rispondere all’accusa di aver evaso l’Iva per 800 mila euro. Il giudice Matteo Grimaldi ieri ha accolto la richiesta di Sergio Genovesi, legale dell’imprenditrice, di avere il giudizio abbreviato, convinto che la documentazione in possesso delle parti sarebbe esaustiva per accertare i fatti. L’ex presidente di Confindustria è accusata di non aver versato l’Iva delle fatture emesse da Alba Tech srl, società che ha sede a Chioggia, nei confronti di Albarella srl, società con sede a Gazoldo degli Ippoliti di cui è legale rappresentante la stessa Marcegaglia. L’accusa riguarda le dichiarazioni dei redditi tra il 2015 e il 2018.

La vicenda risale a diversi anni fa, quando la Finanza di Chioggia, con le Fiamme Gialle di Mantova, aveva fatto accertamenti insieme all’Agenzia delle Entrate su alcuni pagamenti relativi a lavori eseguiti nel 2007, evidenziandone però la regolarità. Il pm invece ha riscontrato delle irregolarità sulle fatture relative a lavori di pulizia e depurazione eseguiti sull’isola di Albarella da parte di Alba Tech, società che però, secondo le accuse, non avrebbe avuto né le attrezzature né i capitali per gli interventi. Per questo, secondo la Procura, sarebbe entrata in scena l’Albarella srl. Per avere un vantaggio economico, ossia non dover pagare direttamente i dipendenti. La società della Marcegaglia, sempre per la Procura, poteva assumere direttamente, ma ha preferito rivolgersi all’Alba Tech che ha emesso le fatture comprensive di Iva e che Albarella avrebbe poi regolarmente pagato, registrandole come costi e recuperandone l’imposta. Alla società di Chioggia potrebbe essere contestata l’interposizione illegale di manodopera. —

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