Iusve Cube, ecco lo spazio per coworking e startup

L’università salesiana inaugura la costruzione dedicata al contatto col territorio All’interno anche una web radio, laboratori di ricerca e sviluppo e una caffetteria
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Asseggiano, via dei Salesiani/ Inaugurazione della nuova sede IUSVE CUBE
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Asseggiano, via dei Salesiani/ Inaugurazione della nuova sede IUSVE CUBE

ZELARINO. È stato inaugurato martedì mattina, a margine del convegno annuale dell’università salesiana di Mestre, il nuovo Iusve Cube, una costruzione di 500 metri quadri in mezzo al verde, accanto ai campi da gioco, dove si apriranno spazi per il contatto con il territorio. Una struttura realizzata in dieci mesi, quindi a tempo record, per una spesa di 600mila euro, senza contare gli allestimenti e l’arredo. Il progetto di nuova concezione, realizzato dagli architetti Aurelio Chinellato e Giovanni Claudio Noventa dello studio “Ultrarkitettura”, trasforma in realtà l’esigenza, da tempo segnalata dalla seconda università salesiana del mondo per numero di iscritti, di ampliare all’interno gli spazi di confronto tra discipline e quelli rivolti alle aziende del territorio.

Ieri il taglio del nastro ufficiale, la visita da parte delle autorità e dei ragazzi. Lo Iusve Cube ospita una web radio gestita dagli studenti di comunicazione, laboratori di ricerca e sviluppo, uffici di coworking per le startup degli ex studenti ma anche una caffetteria. Negli spazi interni, inoltre, si incontreranno anche i referenti di Iusve con le realtà del territorio per pianificare nuovi progetti e condividere percorsi. Il complesso si struttura su una planimetria a «V» che posiziona al centro la zona ricreativa e nelle zone laterali con una passerella interna che collega le due ali. La copertura del Cube sarà una vetrata, a sottolineare architettonicamente l’apertura dell’università verso la città. Durante il convegno, che ha toccato i temi dell’economia e del lavoro giovanile, sono stati snocciolati i dati di un’indagine effettuata su 1.127 studenti. Sette studenti su 10 ritengono che “i giovani debbano pensare da soli a trovare un lavoro”, meno di 2 su 10 hanno fiducia negli enti locali e meno di 1 su 10 crede che lo Stato, il sindacato, le associazioni degli imprenditori e i partiti abbiano influenza nella ricerca.

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