Iuav, 800 studenti in meno sarà un bilancio in rosso

Gli iscritti all’Università di Architettura sono calati del 16 per cento in un anno I conti del 2016 prevedono un deficit di 1,4 milioni di euro, salvati dalle riserve

Calo verticale degli iscritti allo Iuav e conseguenti problemi di bilancio per l’università di Architettura.

Le cifre dicono infatti che gli studenti presenti nell’anno accademico 2014-2015 erano 5.270, mentre quelli iscritti all’anno accademico 2015-2016, iniziato da pochi mesi, sono scesi a 4.431 (comprensivi di quelli del vecchio ordinamento, master e tirocinio formativo attivo). Circa ottocento studenti in meno in un solo anno, con un calo di quasi il 16 per cento che preoccupa e che è stato anche all’attenzione di un recente Senato Accademico ora guidato dal professor Maurizio Ferlenga, dedicato anche ai problemi del bilancio.

Le previsioni per il bilancio 2016 - formulate nello stesso Senato - sono quelle di chiudere il bilancio 2016 con un passivo di un milione e 400 mila euro, evitato - raggiungendo il pareggio - solo grazie all’utilizzo di somme accantonate nel bilancio 2014, anche si punta a risanarlo nell’arco del prossimo triennio.

Una situazione difficile che determinerà secondo le previsione una diminuzione del 13 per cento rispetto allo scorso anno delle risorse per la didattica, mettendo in obiettiva difficoltà il funzionamento di alcuni corsi di laurea.

Il forte calo degli iscritti - un fenomeno non veneziano, ma legato proprio all’ateneo, visto che non si registra ad esempio nei dati dell’università di Ca’ Foscari - pone anche un problema del ripensamento del modello Iuav.

Dice il rettore Ferlenga nella sua relazione al bilancio, di qualche tempo fa, ma che già fotografava le difficoltà attuali: «Nel tempo compreso tra oggi e il bilancio consuntivo di aprile ci spetta il compito di passare da una condizione di semplice sussistenza all’avvio di un progetto di rilancio che si basi su scelte precise che devono interessare i principali ambiti della mostra azione istituzionale».

Sul piano degli spazi si punta a un assestamento del polo di Santa Marta-San Basilio e si vede con favore l’ipotesi avanzata da Ca’ Foscari di uno scambio di sedi tra le Terese dello Iuav e San Sebastiano dell’ateneo guidato dal professor Michele Bugliesi, così come la cessione a essa di parte dell’area libera dei Magazzini Frigoriferi, di cui riferiamo a parte. «L’insieme delle operazioni» scrive ancora il professor Ferlenga «potrebbe liberare risorse economiche importanti ed essere un primo passo per la valorizzazione di edifici come Ca’ Tron, Badoer, Tolentini e Palazzina Masieri».

Lo Iuav deve puntare anche a reperire dunque nuove risorse per non ridimensionarsi drasticamente.

Enrico Tantucci

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