Italiani cinquantenni In trecento ai Caf sperando di arrivare alla fine del mese

Pochissimi i giovani, gli stranieri sono poco più di un terzo Bonato (Cisl): «Prima scrematura sulla base dell’Isee» 
Fotoagenzia Candussi / Furlan / Via Ca' Marcello , Mestre / Il CAAF CGIL di Mestre per il reddito di cittadinanza
Fotoagenzia Candussi / Furlan / Via Ca' Marcello , Mestre / Il CAAF CGIL di Mestre per il reddito di cittadinanza



Italiano, over 50, maschio. Giovani pochissimi. È la fotografia scattata dai Caf dei sindacati che per primi, ieri, hanno accolto gli interessati a presentare domanda di accesso al Reddito di cittadinanza. Anche se molti hanno bussato per chiedere informazioni e soprattutto in che modo farsi aiutare a trovare un lavoro. Le richieste possono essere presentate alle Poste, oppure ai Caf o online. Solo da aprile, dopo che l’Inps avrà verificato i requisiti e le Poste consegnato la carta prepagata che erogherà il reddito, i Centri per l’Impiego convocheranno i beneficiari per l’inserimento occupazionale. Sono 50mila nel Veneziano – ricordiamo – gli iscritti ai Centro per l’impiego, 13mila le famiglie a basso reddito e 2. 500 quelle che ricevono contributi dal Comune.

Accesso senza ressa

Nessuna coda alle Poste, presidiate dal personale. Nel sistema di gestione delle attese è stata aggiunta la funzione specifica “reddito di cittadinanza”. Nella sede postale di via Torino, alle 14 di ieri era stata presentata una sola domanda.

Chi fa domanda

Alle 17 negli undici Caf della Cisl aperti nella Città metropolitana, si erano presentate 205 persone alle quali è stato fissato un appuntamento. Il 64 per cento italiani, il 36 per cento nati all’estero, che potrebbero, però, anche aver acquisito la cittadinanza. Il 72 per cento di questi è over 50. Il 37 per cento sono donne e il 63 per cento uomini, altro dato suscettibile di modifica perché il marito può avere preso appuntamento per la moglie o viceversa. «Non sono numeri esorbitanti ma neanche possiamo dire che sono pochi», spiega Mauro Bonato responsabile Servizi fiscali della Cisl, «se ogni giorno ne arrivano 200 in dieci giorni significa duemila appuntamenti. Non abbiamo dati precisi sull’afflusso e non sappiamo quante domande riusciremo ad avviare, chi è venuto, però, aveva già fatto un lavoro di scrematura, abbiamo formato le persone perché selezionassero chi accede all’appuntamento tenendo presenti tre elementi essenziali: Isee massimo di 9360 euro e cittadinanza da 10 anni, non avere acquistato un’auto negli ultimi 6 mesi o due anni a seconda, patrimonio immobiliare e mobiliare». Prosegue: «Un dato interessante è che solo un quinto, per ora, sono giovani, mentre ci sono aree come, ad esempio Chioggia, da dove provengono più richieste». «L’affluenza è stata bassa» chiarisce Lucia Volpato (Caf Cgil) «pensavamo di avere delle masse, invece sono un centinaio in tutta la Provincia. Nella sede di Mestre in mattinata sono arrivate 15 persone di cui 8 sono state mandate a fare l’Isee, altri volevano solo informazioni. I nostri sportelli sono operativi ma le domande saranno spedite dal 18 marzo, perché vogliamo attendere le ultime disposizioni del decreto per evitare pratiche incomplete».

I dubbi

Aggiunge Volpato: «Molte persone più che come ottenere il reddito ci chiedono come capire il meccanismo per accedere ad eventuali possibilità di trovare un lavoro». Nessun affollamento al Caf Uil, dove è arrivata una sola domanda in tutta la giornata. «Gli utenti che si sono rivolti a noi» precisa Valerio Franceschini (Caf Uil Venezia) «ci hanno detto che preferiscono aspettare qualche giorno per avere più chiarezza sul da farsi». Il Caf delle Acli sarà operativo da oggi. «Abbiamo ricevuto molte telefonate e richieste di informazioni» spiega il responsabile, Cristian Rosteghin «il problema è che la domanda di reddito si va a inserire a una settimana dalla campagna fiscale, purtroppo le persone dovranno avere pazienza, le nostre agende sono piene di appuntamenti fissati per altri servizi». –



Riproduzione riservata © La Nuova Venezia