«Invasione di pantegane, tutta colpa del Marzenego aperto»

A Mestre cantiere di via Poerio sotto accusa. Faccia a faccia notturno con il ratto in casa, parla il parrucchiere Nando Negrisolo. I commercianti e i residenti si armano di veleni, il Comune incarica una ditta

MESTRE. In pochi giorni è cominciata la corsa all’acquisto di bocconi avvelenati, mastice, trappole. Tra via Rosa e galleria Matteotti, a due passi dal Toniolo, la gente ne parla con preoccupazione. «Hanno scoperchiato il Marzenego in via Poerio e sono arrivate le pantegane».

Non si tratta di leggende metropolitane, gli avvistamenti ci sono. Anzi si è trattato di un vero e proprio “faccia a faccia”, pauroso, quello che ha opposto martedì della scorsa settimana una grossa pantegana con il parrucchiere Nando Negrisolo, titolare de “I Ricci”, e che vive proprio in galleria Matteotti davanti alla fioreria Alloni. Altre segnalazioni le ha raccolte l’amministratore di condomini della zona, Gianfranco Buzzin: «Ho avuto una segnalazione dalla zona del negozio “Tutto a un euro”, nell’ex villa Toniolo all’imbocco della galleria e da un altro inquilino della galleria che ha visto topi camminare sui tetti». L’amministratore ha già disposto una disinfestazione rivolgendosi a privati.

Anche il musicista Paki Zennaro, che abita lì, conferma: «Ho visto un topo sul tetto di fronte». E pure da calle Due Portoni arriva una segnalazione. Quanto basta per lanciare l’allarme ratti in pieno centro a Mestre, a un passo da piazza Ferretto, dove la gente convive da mesi con il cantiere del Marzenego, riportato alla luce dai lavori di messa in sicurezza di via Poerio.

Negrisolo racconta la sua battaglia notturna con la pantegana in casa: «Mi sono svegliato martedì scorso per i rumori che arrivavano da una stanza, erano le due e mezza di notte e avevo lasciato una finestra socchiusa. Evidentemente la pantegana è entrata da lì, e siamo al secondo piano della galleria Matteotti. Quando mi ha visto, la pantegana era sul tavolo tra i piatti, ha cercato di saltarmi addosso per proteggersi. Io non ho mai visto una pantegana, ma quella faceva paura, camminava anche in verticale sui muri», racconta il parrucchiere. «Sono riuscito a chiuderla nel bagno e ad aprire una finestra da cui se ne è andata solo verso le 7.30 del mattino».

In una settimana il racconto di Negrisolo ha fatto il giro della galleria e tanti residenti sono corsi a dotarsi di trappole varie. «Ho acquistato dei bocconi avvelenati e li hanno mangiati. Tutti stanno attenti a vedere se ci sono escrementi su davanzali e terrazzi e molti le notano», racconta Negrisolo, «io sono andato all’ufficio Igiene e mi hanno detto che non potevano intervenire perché la galleria è privata. Allora ho acquistato un macchinario a ultrasuoni e ho informato gli altri». Ieri Negrisolo ha segnalato il problema all’ufficio dell’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin che, attraverso il dirigente Dario Gallotti, ha concordato con Veritas una disinfestazione urgente nella zona, che dovrebbe iniziare già oggi. La stessa rassicurazione è stata data anche a Negrisolo. «Li ringrazio, se sapevo li chiamavo prima», racconta, «bisogna disinfestare la zona perché altrimenti la situazione si fa disastrosa. C’entra il fatto che hanno scoperchiato il canale in via Poerio; ci sono poi cassonetti da pulire più spesso da parte della nettezza urbana, come quelli dell’umido di un locale, impedire che la presenza di rifiuti attiri gli animali», spiega Negrisolo. Tutti, comunque, imputano il problema all’apertura dell’acqua in via Poerio. «In questa zona non si erano mai visti topi e io ci abito da trent’anni», spiega Zennaro.

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