Intossicate al ristorante, indaga la Procura

Il 13 dicembre è finita in ospedale la pausa pranzo di due bancarie che hanno mangiato tagliata di tonno. Chiedono i danni
GIORNALISTA: Scattolin .AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Mestre.DESCRIZIONE: sciopero nazionale dei medici all'ospedale dell'angelo
GIORNALISTA: Scattolin .AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: Mestre.DESCRIZIONE: sciopero nazionale dei medici all'ospedale dell'angelo

MIRANESE

Una pausa pranzo a base di pesce finita in ospedale. Protagoniste due bancarie di 43 e 30 anni del Miranese, che il 13 dicembre scorso hanno subìto una brutta intossicazione alimentare dopo aver mangiato una tagliata di tonno, tanto da finire al Pronto soccorso dove i medici hanno riscontrato una reazione istaminergica. Si sono rivolte a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, per chiedere i danni e hanno presentato una denuncia. Nel frattempo, la Procura di Treviso ha aperto un procedimento.

L’episodio è avvenuto venerdì 13 dicembre scorso in un locale di Mogliano, chiamato Unico; le donne lavorano nella provincia di Venezia ma hanno raggiunto cinque colleghi per il pasto di mezzogiorno in attesa di riprendere con il lavoro nelle prime ore del pomeriggio. I loro colleghi erano soliti frequentare il ristorante e hanno ordinato piatti diversi dalle due donne che, al contrario, hanno preferito il pesce. A questo, hanno aggiunto verdura cotta e acqua. Il pranzo non è iniziato bene sin da subito: secondo il racconto fatto dalle due donne allo Studio 3A, già dai primi morsi avevano avvertito delle anomalie ma non ci avevano dato troppa importanza, pensavano si trattasse di condimento a base di peperoncino. Al rientro in ufficio entrambe hanno iniziato a sentirsi male: vampate di calore, forte emicrania, tachicardia, il viso di colore rosso-violaceo. Gli stessi sintomi, dunque, e sono state accompagnate all’ospedale dell’Angelo di Mestre per degli accertamenti. Le due bancarie, che non hanno particolari intolleranze, sono risultate affette da una “reazione istaminergica sgombroide”: i medici hanno prescritto una terapia a base di cortisonici e antistaminici.

Ma il fine settimana è stato da dimenticare. Così la consulente di Studio 3A Daniela Vivian ha chiesto i danni al locale per le due assistite; un risarcimento delle spese mediche sostenute, con l’aggiunta delle sofferenze e dei disagi patiti: gli stessi sanitari hanno riferito che questo genere di manifestazione allergica è una tipica conseguenza di uno scorretto trattamento del tonno nelle fasi di cottura e conservazione. Le bancarie, poi, hanno presentato una denuncia-querela, invitando l’autorità giudiziaria a procedere in via penale verso i gestori del ristorante, ritenuti responsabili dell’intossicazione alimentare. Anche la Procura di Treviso, competente per territorio, ha aperto un fascicolo sulla vicenda. —

alessandro ragazzo

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