Interior designer

Alessandra Bonetti è un avvocato con laurea a New York, dove ha pure lavorato in un noto studio legale occupandosi della tutela dei diritti d’autore nel mondo industriale. Ma a Venezia tutti la conoscono per Sandrina Rubelli. Infatti è la moglie di Andrea, amministratore delegato della famosa casa di tessuti per arredo e che con il fratello Nicoló è al vertice di un’impresa che ha interessi in mezzo mondo. In città, ma non solo, conoscono Sandrina come interior designer. Infatti una volta “adottata”, come dice lei, dai Rubelli ha sviluppato la sua vena creativa prima frequentando una scuola d’arte e poi lavorando un anno nell’azienda della famiglia del marito. E comunque con il mondo dell’arte ha sempre avuto contatti stretti, fin da quando come avvocato a New York ha fatto la volontaria alla Solomon R. Peggy Guggenheim Foundation. E una volta arrivata a Venezia ha lavorato alla Peggy Guggenheim Collection. Di origini toscane ripete spesso che in laguna ha ritrovato i colori delle sue origini. Anche se in quella terra, quando era giovane, ci ha vissuto poco. Infatti Sandrina è figlia di un ingegnere navale. Professionista che ha girato il mondo per lavoro: dal Mare del Nord all’America, passando per il Mediterraneo. Lui progettava piattaforme petrolifere e Sandrina conosceva nuove culture. Un bagaglio di culture che non poteva essere aperto, definitivamente, se non a Venezia dove il mondo arriva. Ha conosciuto Andrea grazie ad un ascensore bloccato, in uno dei grattacieli di New York. Doveva andare ad una festa mentre saliva al piano indicato per l’appuntamento l’ascensore rimase bloccato per quarantacinque minuti. Con lei una donna che le disse: ti devo presentare un amico di mio marito. Questo amico era Andrea. —
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