Insulti razzisti al passeggero Flixbus sanziona il conducente

MESTRE.
L’episodio è avvenuto venerdì sera, su un autobus della compagnia Flixbus, alla fermata della stazione di Mestre. Ed è stato documentato da una ragazza, Valentina Maria Lionello, che ha girato un video. «Sono salita su un autobus Flixbus all’aeroporto Marco Polo. La corriera era diretta a Napoli e io poi sono scesa a Ferrara», spiega la giovane, di Milano, ma che vive a Strasburgo. «Alla fermata di Mestre, di fronte alla stazione, sono saliti molti passeggeri, tra cui diversi stranieri. Tra questi c’erano due ragazzi di colore, che non parlavano italiano. Hanno subito esibito il biglietto. L’autista ha spiegato loro che – non avendo acquistato il supplemento per il posto prenotato – si sarebbero dovuti sedere sui sedili contrassegnati da un bollino verde. I due non hanno capito, quindi hanno chiesto al conducente di ripetere le istruzioni in inglese o in francese. Questo ha rispiegato quanto già detto in un inglese incomprensibile».
«I due giovani, continuando a non capire», prosegue, «si sono avviati verso la metà dell’autobus e uno di loro ha poggiato lo zaino su un posto prenotato. A questo punto l’autista si è imbestialito e ha iniziato urlare contro il ragazzo, ordinandogli di scendere. Ma lui aveva acquistato regolarmente il biglietto, quindi non c’era nessuna ragione perché scendesse. A quel punto ho estratto il cellulare e ho iniziato a filmare. Quando ho visto che i toni si facevano sempre più tesi, ho urlato “C’mon” sperando che l’autista capisse che stava facendo una scenata allucinante per una stupidaggine. Allora si è messo a gridare e imprecare in napoletano, insultando il ragazzo con commenti dispregiativi sul colore della sua pelle». Flixbus fa sapere di avere preso dei provvedimenti nei confronti dell’autista. Provvedimenti che non consistono nel suo licenziamento. Ma quale sia il provvedimento l’azienda non lo dice. «In qualità di operatore internazionale, promotore di valori quali la tolleranza e l’uguaglianza, ci rincresce che un nostro autista si sia reso protagonista di un episodio così increscioso e inammissibile. I nostri autisti svolgono un ruolo chiave e ci rappresentano durante il loro servizio di tutti i giorni», il commento dell’azienda.
«Abbiamo visto il video in questione e nei confronti dei nostri passeggeri non ci si rivolge in quel modo, che siano di colore o che siano italiani, perché l’educazione è uno dei nostri valori. Abbiamo preso dei provvedimenti nei confronti del conducente, così come lo facciamo sempre in determinate situazioni: quando vengono scoperti a parlare al cellulare o quando mancano di rispetto ai passeggeri». Non è Flixbus a gestire direttamente il servizio: l’azienda centrale si occupa di marketing e comunicazione, mentre il servizio di trasporto viene erogato da partner locali, che gestiscono i contratti di collaborazione con i conducenti. Imprenditori che si procurano gli autobus e assumono gli autisti per coprire le tratte.
«I partner devono condividere i nostri valori. Quando questi non vengono rispettati, noi li facciamo valere». Tornando all’episodio di venerdì, l’autista è sceso a Padova, dove è stato sostituito, per il cambio turno. Avvicinato dalla ragazza che ha girato il video, il giovane vittima della violenza verbale ha detto di non voler sporgere denuncia: «Questa è l’Italia, episodi simili mi capitano di continuo». «Sono rimasta “sconvolta” dall’educazione di quel giovane», ha detto la ragazza. «Non parlava l’italiano, ma conosceva l’inglese e il francese. Si era reso conto di essere vittima di un episodio di razzismo, ma è riuscito a mantenere la calma». —
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