Insegnante di educazione artistica

Michela Mion è un’altra “foresta” che, una volta conosciuta Venezia durante gli anni dello studio, si è detta: «Qui devo tornarci a vivere». Qualche anno di pazienza trascorsi a lavorare altrove ed ecco che il desiderio di Michela si avvera. Michela insegna educazione artistica nelle scuole medie. Dopo averlo fatto nel Padovano, dove è nata, ora “viaggia” durante la settimana, tra Murano, Burano e Pellestrina. Un’esperienza decisamente non semplice. Ma per chi, come lei che ama la città e la sua laguna, unica e meravigliosa.

Michela è arrivata a Venezia per frequentare l’Accademia delle Belle Arti. Ha scelto il corso di scenografia e, una volta terminato il ciclo di studi, ha deciso che lei l’arte la doveva insegnare a Venezia. E così è stato. In laguna, poi, ha trovato l’amore. Anche lui padovano e anche lui determinato a mettere su casa in laguna. La coppia vive alle Fondamente Nuove. Michela le sue conoscenze di scenografa le mette in pratica in occasione di eventi che organizzano scout e salesiani. E grazie agli scout ha scoperto angoli della città che solitamente rimangono nascosti.

Ritmo lento

Racconta che proprio l’essere “foresta” le consente di apprezzare ogni piccolo angolo, ogni pietra, singoli scorci di bellezza che riempiono la città. «Qui si è circondati dal bello. Ma non solo è anche il rapporto con la gente che è diverso da altre città. In poco tempo riesci a conoscere tante persone. E ti sembra di averle sempre viste». E poi c’è il ritmo lento di una città costruita attorno all’acqua dove non ci sono auto a dettare i tempi degli spostamenti. E dove i ragazzini vanno ancora a scuola da soli. —

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