Incidente stradale, ottiene il risarcimento 10 anni dopo
MOGLIANO. Quasi dieci anni per vincere la causa e vedersi liquidato il risarcimento danni quantificato dal giudice in 35.834 euro: a essere condannate e quindi a dover pagare sono state la società di servizi idrici Spim spa, ora diventata Veritas spa, e la Provincia di Treviso.
La protagonista della vicenda è una donna, M.G.S. le sue iniziali, che il 6 settembre del 2005, lungo la strada provinciale 106 che attraversa Campocroce di Mogliano, era rimasta vittima di un incidente stradale. Uno schianto che, secondo la difesa della donna rimasta seriamente ferita, "era stato causato dal cedimento del ciglio stradale in corrispondenza di un cantiere per i lavori di posa di una condotta fognaria eseguiti dall'impresa 'Fratelli Paccagnan' per conto della società Spim spa, autorizzata dalla Provincia, ente proprietario della strada", così come viene riportato negli atti. Nel 2007 la donna aveva intentato la causa contro l'azienda del servizio idrico e la Provincia per vedersi riconosciuto il danno patito in seguito all'incidente.
Nel 2013 era arrivata la sentenza che aveva condannato sia la Spim che l'ente di Sant'Artemio. Il tribunale di Treviso, rigettando la richiesta di manleva della Provincia nei confronti dell'azienda dell'acquedotto, all'epoca aveva quantificato il risarcimento in 20.309 euro, da rivalutare anno dopo anno dal giorno dell'incidente fino a quello della sentenza.
A Spim e Provincia erano state imputate anche le spese di lite, altri seimila euro. Il totale da rifondere a M.G.S. ammontava dunque a 35.834 euro. Contro la sentenza, la Provincia ha proposto ricorso in sede di Corte d'Appello. Per contro, con l'obiettivo di evitare l'avvio della procedura esecutiva, la società Spim ha provveduto al pagamento dell'intera somma a favore della donna rimasta ferita nel cantiere stradale.
E ora da parte della stessa società del servizio idrico è scattata la rivalsa nei confronti della Provincia di Treviso, condannata in solido e quindi obbligata a versare la metà della somma alla donna. Spim, ora Veritas, ha intimato alla Provincia di provvedere al rimborso della spesa, per un totale di 17.917 euro. Con una determina dei giorni scorsi, l'ente di Sant'Artemio ha dato l'ok al pagamento "in considerazione del principio di solidarietà stabilito nella sentenza", si legge nell'atto. A quasi dieci anni dall'incidente la vicenda potrebbe essere dunque definitivamente chiusa.
Rubina Bon
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia