In pellicceria e all'Harr's Bar, modelle in vetrina per 007

A decine si sono fermati incuriositi in via Mazzini a Rialto, per la nuova performance del "teatro in bottega"
Modelle in vetrina da Caberlotto
Modelle in vetrina da Caberlotto

VENEZIA. Sesto appuntamento di Teatro in Bottega: "Mi incarta un etto di poesia?" la serie di performance promosse da Mpg.cultura, stavolta alla Pellicceria Caberlotto, per iniziativa del regista Mattia Berto e della fotografa Giorgia Chinellato: ieri resa centinaia di persone sono state catturate dalle vetrine con giovani modelle anni Quaranta.

Il progetto vuole abitare i negozi e le botteghe dei centri storici con azioni performative. Un altro luogo del fare, quindi, valorizzato come nuovo palcoscenico di incontri con sette performance che si sono susseguite tra la vetrina e il negozio lunedì 30, con un ospite d'onore: Arrigo Cipriani.

Venezia, il teatro si fa in bottega

Per questa puntata di "Teatro in bottega" la pellicceria Caberlotto, attività presente da un secolo nella città lagunare a due passi da Rialto, e l' Harry's Bar, dichiarato patrimonio nazionale nel 2001 dal Ministero dei Beni Culturali e divenuto leggendario per le illustri frequentazioni: Arrigo Cipriani ha accettato di essere attore per un giorno nel video di lancio della sesta tappa, sorta di inizio della performance "Madame Venise - Una signora da salvare" in rete da qualche giorno sul sito www.mpg.it.

Modelle in vetrina da Caberlotto
Modelle in vetrina da Caberlotto

La storia, infatti, inizia on line con l'arrivo di James Bond nel celebre locale veneziano e continua poi, live, nel pomeriggio del 30 gennaio da Caberlotto. Nei secoli passati come nella tragedia di Otway si trattava di salvare la Serenissima dalle congiure, ora i pericoli che minacciano la sopravvivenza della città sono di natura diversa , ambientale ed economico sociale.

«Nella metafora "Madame Venise" è una donna bellissima, di cui si innamora un immaginario James Bond, anche se tutti ne sono invaghiti. Oggetto del desiderio da difendere, da proteggere, da salvare - spiega Mattia Berto, passando dalla finzione alla realtà - Nel gioco folle e surreale della svendita dei centri storici e delle loro bellezze spunta un nuovo mecenate che parla in modo strano e che, senza paura, compra e svende Venezia, così come Firenze, Roma, Palermo e la nostra Bella Italia. Un gioco dove la realtà viene estremizzata attraverso il teatro e il video ma che vuole lanciare un grido dall'allarme. Siamo tutti coinvolti in questa missione: Madame Venise, una signora da salvare».

Modelle in vetrina da Caberlotto
Modelle in vetrina da Caberlotto

Il destino di Venezia è nelle mani del giovane 007, nel video l'attore Mario Scerbo, che ha lavorato a teatro con Giorgio Albertazzi, Massimo Ranieri e Giancarlo Sepe, mentre invece a vestire i panni di James Bond da
Caberlotto sarà Filippo Quezel diplomato al Teatro Stabile del Veneto, diretto sul palcoscenico da Andrea De Rosa e Francesco Niccolini. La giovane ragazza, che vediamo nel video e ci sarà anche da
Caberlotto, è ovviamente la città di Venezia: ad interpretarla la venezianissima Gaia Zitti. Da Caberlotto troveremo anche altre città d'Italia, quali Roma, Milano, Firenze, Palermo, Napoli che hanno subito la stessa sorte di Venezia, ossia comprate da un magnate straniero insensibile e capriccioso che avrà il volto del regista Mattia Berto.

Co-autrice del progetto è la fotografa Giorgia Chinellato, che seguirà tutte le performance con il suo occhio obiettivo e attento nel cogliere immagini che penetrano l'intimo dell'essere umano. Attraverso l'uso del bianco e nero, principale forma espressiva della fotografia, racconta chi le sta davanti e la proiezione di se sul soggetto rappresentato. Il video è stato girato e montato da Giuseppe Drago, mentre l'organizzazione dell'evento è a cura di Claudia Capodiferro.

Un'idea che ha già animato di performance teatrali una macelleria, un centro di pompe funebri, un negozio di raffinati abiti da "laguna"

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