In mille commossi all’addio di Pinzin

PORTOGRUARO . Oltre mille persone hanno partecipato ieri ai funerali di Sergio Armando Pinzin, il direttore sportivo della Liventina di Motta di Livenza, tecnico delle giovanili e dirigente anche al...
DE POLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - IL FUNERALE DI PINZIN SERGIO A LUGUGNANA
DE POLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - IL FUNERALE DI PINZIN SERGIO A LUGUGNANA

PORTOGRUARO . Oltre mille persone hanno partecipato ieri ai funerali di Sergio Armando Pinzin, il direttore sportivo della Liventina di Motta di Livenza, tecnico delle giovanili e dirigente anche al Portogruaro, Concordia, Triestina e Pordenone, scomparso all’alba di lunedì a 52 anni. Un clima di grande commozione ha avvolto la chiesa e il piazzale di Lugugnana.

Tra le prime file i parenti e i ragazzi delle giovanili della Liventina e di altre società locali. A celebrare la funzione religiosa c’era don Andrea Vena, parroco di Bibione, chiamato in sostituzione di don Roberto Battel, impegnato in esercizi spirituali ad Assisi. «Sergio ha dedicato tutta la sua vita al calcio, per lui tutti gli attori di questo sport erano una seconda famiglia. Noi», ha continuato don Vena «siamo qui a ringraziare Sergio. Non ci ha mai fatto stare in panchina nella sua vita. Grazie per la tua umanità e testimonianza. Noi non comprendiamo la scelta del Signore, ma gli diciamo comunque grazie per averci regalato te. Sergio Pinzin ci guarda da lassù, nell’attesa che ci ritroviamo in una categoria superiore. In campo, nel frattempo, la nostra vita di tutti i giorni ci attende». Tanti, tantissimi gli esponenti del mondo del calcio presenti. Tra i dirigenti della Liventina un commosso Marino Basei ha assistito in lacrime al discorso pronunciato dal veterano dei biancoverdi, Lauro Florean, amico di lunga data di Pinzin.

«Sergio», si è rivolto con lo sguardo sulla bara Florean, «sei uscito dal campo prima del novantesimo, dovevamo disputare assieme i supplementari e i rigori. Il tuo cuore generoso è volato da un’altra parte. I più bravi e i più giusti, d’altronde, sono i più richiesti. Giocheremo su campi diversi».

Rosario Padovano

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