In mille al Ballo della Cavalchina

Applausi al cavallo bianco sul palco. La Zaccariotto scambiata per la first lady russa
Un momento del Ballo della Cavalchina al teatro La Fenice
Un momento del Ballo della Cavalchina al teatro La Fenice
 Capita che in una capitale della cultura mondiale come Venezia da un grande evento si mettano le basi per uno ancora più importante. E' accaduto sabato sera al Ballo della Cavalchina al teatro La Fenice dove tra i mille ospiti in maschera c'erano anche due icone mondiali della musica e della moda: Jean Michel Jarre e Pierre Cardin. Complice la presenza nel palco reale del sindaco Giorgio Orsoni i tre hanno discusso di un grande evento da organizzare in estate in piazza San Marco. «Sì - ha confermato il musicista francese alla Nuova - al sindaco è piaciuta l'idea di un grande concerto gratuito e aperto a tutti con la mia musica e le immagini proiettate sui palazzi». E al progetto si è detto entusiasta anche Pierre Cardin, da sempre innamorato della «sua» Venezia. Cardin e Jarre sono stati due dei tanti vip che hanno partecipato al grande Ballo della Cavalchina andato in scena in un teatro La Fenice trasformato in una straordinaria discoteca, tra luci, musica e tante, tantissime maschere.  
Il Ballo.
Il clou della serata è stato come sempre l'ingresso in sala del cavallo, questa volta un bellissimo albino bianco, che si è esibito con in sella l'artista Gregory Ancelotti sventolando la bandiera tricolare con il sottofondo dell'inno di Mameli. Ma su quella sella poco prima era giunta in sala la rockstar Skin, leader degli Skunk Anansie, una dei cinque premiati con il «Cavalchina Award 2001». Oltre a lei a Cardin e Jarre, l'ambito riconoscimento è stato consegnato all'attrice Claudia Cardinale e alla contessa Marta Marzotto. Maestri di cerimonia l'eclettico plurilingue Maurice Agosti, che ha cambiato 4 costumi durante la serata, e la procace Selvaggia Lucarelli in vestito rosso firmato Luisa Beccaria.  
I vip.
Pochi quelli riconoscibili, tanti quelli nascosti da una maschera. Il vip più atteso però non si è fatto vedere o almeno riconoscere. L'attesa moglie del presidente russo Dmitri Medvedev, la bionda Svetlana, attesa da tutti sul palco reale, ha dato buca. In compenso sul palco reale c'era la presidente della Provincia e sindaco di San Donà, Francesca Zaccariotto che alcuni fotografi stranieri hanno scambiato per la first lady russa. Equivoco subito risolto con l'apparizione al suo fianco del marito Giorgio Bonet e del «paggetto», così era mascherato, Enrico Miotto, direttore dell'Apt. Tra i vip il potente Ennio Doris, patron della Mediolanum, Katia Ricciarelli, il direttore di «Chi» Giorgio Signorini, la cantante Donatella Rettore e il nuovo proprietario del Venezia Calcio, il russo Yuri Korablin, accompagnato da una decina di amici, complice forse lo stand della vodka «Imperial Gold». In realtà lo stand più frequentato è stato quello della Canella che ha offerto fiumi di Bellini. Presenti anche tanti artisti anche veneziani che hanno assunto negli anni valenza internazionale. Come Alessandro Diaz de Santillana, vero motore dell'azienda di famiglia: la Venini. E poi il video artista Fabrizio Plessi, Gianni Seguso, Marco Balich, giunto nella «tana del lupo» dal Brasile dove collabora all'organizzazione delle olimpiadi 2016 e il regista Bruno Tosi tornato venerdì da New York dove ha inaugurato la mostra su Maria Callas.  

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