In manette quattro scatolettari

Jesolo. Funzionano i controlli preventivi sul litorale. Arrestata anche una nomade ricercata nel Veneto con 117 alias. Truffavano i turisti in piazza Marina, bloccati dalla polizia
JESOLO. Quattro arresti di scatolettari, poi le manette ai polsi di una nomade con ben 117 alias. Il commissariato di Jesolo ha stretto le maglie della rete contro il crimine sul litorale jesolano. Grazie all'arrivo dei primi rinforzi estivi degli organici, è stato possibile organizzare una serie di servizi preventivi che hanno come obiettivo quello di frenare subito l'ondata di criminalità pronta ad abbattersi sul litorale. Così ha voluto la dirigente del commissariato, il vice questore Francesca Federici, che ha predisposto il piano per la sicurezza senza tralasciare alcun dettaglio. In piazza Marina la scorsa notte gli agenti sono stati avvertiti della presenza di una folta banda di pericolosi scatolettari. Alcuni agenti si sono mescolati alla folla fingendosi dei clienti. Uno dei poliziotti si è avvicinato e con sicurezza ha ghermito la mano di uno degli scatolettari.


La mano stringeva ancora la piccola pallina tra le dita per truffare il giocatore. A quel punto, dalla folla sono spuntati tutti gli altri agenti appostati che hanno bloccato cinque persone tutte provenienti dai paesi dell'Est: Gasi Johannsen Avni, macedone di 35 anni, Arifi Zaim, slovacco di 41 anni, Mujkic Mujo, bosniaco di 33 anni e Ivana Tatarkova, slovacca di 24 anni, tutti in Italia senza fissa dimora. In via Peron, i poliziotti hanno seguito anche una donna sospetta, risultata essere una nomade di origine croata. Stava cercando di introdursi in un appartamento per rubare, ma non ci è riuscita e quando è fuggita nel parcheggio di un condominio, è stata accerchiata dagli agenti che l'hanno arrestata. Dordevic Vesna, 38 anni, aveva ben 117 alias ed era una primula rossa del crimine conosciuta in tutta la regione e nel Nordest, ma apparentemente imprendibile. Gli investigatori del commissariato hanno anche trovato un'Audi A6 rubata a Caorle.


I ladri dell'auto si sono dati alla fuga poco prima dell'arrivo dei poliziotti che hanno trovato l'auto ancora accesa con le portiere aperte. La vettura è stata riconsegnata al legittimo proprietario. Infine sono stati predisposti dei servizi di controllo degli alberghi. I furti registrati nelle strutture ricettive del litorale sembravano in aumento e allora il commissariato ha organizzato delle squadre speciali che sono servite a ridurre quasi a zero i furti negli alberghi. Una cosa è certa: la prevenzione risulta fondamentale per garantire un'estate davvero sicura e non è possibile abbassare la guardia aprendo dei varchi a ladri, spacciatori e criminali in genere che sono pronti a prendere il sopravvento appena se ne presenta l'occasione.
Argomenti:truffe

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia