In fila con il sogno del cinema

Sedicenni e veterani del set e del teatro, fra timidezza e speranza
Gli aspiranti attori in attesa del casting A sinistra la foto a Giorgia Zennaro
Gli aspiranti attori in attesa del casting A sinistra la foto a Giorgia Zennaro
 
MARGHERA.
Il fascino del «grande schermo» non è certo sfiorito se sono quasi 50 le persone che rinunciano al bagno di folla del sabato di Carnevale per la possibilità di quei «cinque minuti di gloria» che si dice non si neghino a nessuno. Sono i provini (meglio chiamarli, però, «primo casting» dice l'addetto alla produzione) per un ruolo nel film «Nudi alla meta».
 Il film verrà girato tra giugno e agosto a Porto Marghera e Venezia dal vincitore del premio Solinas Andrea Prandstraller. Il casting attira nella sede della Provideo Service a Marghera giovani e meno giovani, ragazzi alle prime armi e persone che hanno avuto l'onore di lavorare con veri maestri appassionati e semplici curiosi. Prima della fila, con il numero uno appeso al petto, è la diciassettenne veneziana
Giorgia Zennaro
, appassionata di scherma e teatro, che resta all'interno dello studio fotografico per pochi minuti e, una volta uscita, svela quello che attende gli aspiranti: «Una foto frontale, due parole su chi sono, da dove vengo e cosa faccio nella vita. L'emozione c'era, ma in realtà è stato tutto molto spontaneo e tranquillo». Tranquillissimi sono invece
Cesare Carraro
e
Umberto Meneghetti
, numero due e tre della lista: per loro, pensionati e veterani delle scene, è quasi un gioco. «Ho recitato - dice Meneghetti - su quasi tutti i set veneziani degli ultimi 15 anni, lavorando anche con Ezio Greggio e Mario Monicelli. Mi diverto a stare sulla scena, e anche a fare i provini». «Qui - continua Carraro - forse siamo un poco fuori età, ma magari una parte come nonno dei protagonisti la troviamo». Per loro, comunque vada, recitare resta più che un hobby: con la compagnia Ribalta Veneta saranno in scena a fine mese a Mestre con «Sior Todaro Brontolon». Più adatto alla parte, e primo ragazzo in ordine di attesa, sembra invece
Lorenzo
, diciannovenne studente mestrino di Beni culturali, che maschera con le battute la sua emozione («Sono qui ovviamente per ottenere un successo planetario») e cerca inutilmente di convincere la ragazza che lo accompagna a sostenere il provino pure lei. Peccato, perché con il regista alla ricerca di «volti particolari» lei, magra, capelli tinti di un rosso acceso e raccolti a trecce, avrebbe fatto la sua bella figura.  Accompagnata dalla sorella che non sosterrà il casting solo per impegni di lavoro, è anche la più giovane di tutti,
Lucilla Pazzelli
, 16 anni compiuti da poco. «È il primo provino - dice con voce flebile - e sono qua perché mi ha invitato mia mamma a provare». Poi, mostrandoci il numero sul petto, il 17, conclude: «Speriamo questo porti bene». Mentre i primi a poco a poco escono dalla sala prove,
Lucia Porumb
e
Lucrezia Simone
attendono il loro turno con leggera preoccupazione. «Ho preso ieri la bronchite - dice Lucia - e ho una voce roca che fa spavento. Inoltre oggi ho anche sbattuto con il viso al lavoro e ho paura di avere un occhio gonfio». Nel tardo pomeriggio la giornata di foto e provini giunge alla conclusione, ma la produzione già pensa a un bis entro un paio di settimane. «Siamo solo - dice il regista Prandstraller - alla prima fase, quella del casting fotografico, e più persone vediamo più ampia sarà la scelta. Una volta selezionati i volti più interessanti, si passerà ai provini veri e propri con la lettura di parti del copione».  

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