In altana o in riva, dove la cena è irresistibile Cuochi al lavoro nelle cucine dei grandi alberghi
In riva o in terrazza, in barca con gli amici o nel pigia pigia di Piazza San Marco, da un’altana, da un poggiolo, un balcone o una finestra strategica con vista sull’acqua o nel cielo di Bacino San Marco. La festa del Redentore rinnova i suoi voti, riannoda i suoi riti e si fa bella.
Chef, cuochi, aiuto cuochi lavorano nelle cucine di alberghi e ristoranti per imbastire menù che gareggiano l’un altro in lunghezza e sapore. Nelle terrazze, intanto, si annodano le lanterne di carta, si moltiplicano i cuscini, si preparano le pashime perché pur essendo previsto bello in quest’estate non si sa mai.
alla giudecca
Alla Giudecca, dalla terrazza del Cip del Cipriani ai masegni dell’Harry’s bar, è tutto un sistemare tavoli, aggiungere sedie, stendere tovaglie per assicurarsi lo spettacolo sul pelo dell’acqua, così vicino che quasi lo puoi toccare. All’Harry’s Dolci, terminati i fuochi, si potrà ballare tra i tavoli con una musica che, normalmente, fa scatenare l’intera fondamenta. Tradizionale, con estro, il menù: dal risotto con scampi e carciofi all’anatra del Redentore fino alla meringata Cipriani (190 euro a persona).
al metropole
Dall’altra parte di Bacino San Marco, la titolare dell’hotel Metropole, Gloria Beggiato, ha organizzato un lunghissimo Redentore che inizierà alle 20 in giardino, nel White Gazebo, per poi proseguire, al Met Restaurant con cena placé curata dallo chef stellato Michelin Luca Veritti (300 euro a testa). Di terrazza in terrazza, di festa in festa, l’hotel Monaco (per 400 euro) accoglierà i suoi ospiti con una coppa di champagne, e poi via, dal risotto di pesce alla veneziana all’astice bretone con agretto di verdurine.
il gritti palace
Pochi palazzi più in là, The Gritti Palace sta perfezionando la cena che incomincerà con un’insalata d’astice e melone e la gelatina di pesca bianca con spuma di crostacei al porto e terminerà con la sorpresa di mezzanotte, ovvero la coppa all’anguria e melone. Prezzo a persona: 415 euro, vini esclusi.
gli arrivi
E intanto si fa la lista delle feste private, degli yacht che hanno prenotato, dei probabili arrivi, tra cui quello di Elton John e David Furnish, che normalmente, per il Redentore, tirano le tende di visone della loro casa alla Giudecca per far vedere agli amici i fuochi d’artificio a venti metri dal naso. Per chi non vuole perdere nemmeno una scintilla dei fuochi, né la prua di una barca, né un grido di gioia, c’è la terrazza dell’hotel Danieli, a un metro da cielo, dove la cena da sei portate costa 690 euro a persona, grosso modo cento euro a piatto, vini inclusi. Dal carpaccio di capesante con le sue barbe stracotte al tonno di Carloforte scottato, dal mignon di vacchetta piemontese all’Amarone all’interpretazione di cocomero e melone. Sempre all’hotel Danieli, ma più “democratica”, la cena al Danieli Bistro con i mini hamburger di manzo, filetto di San Pietro e tartelletta di frolla (250 euro).
tacchi bassi
Fuori dall’armadio, per una notte, i vestiti a fiori e i sandali capresi, le ceste di paglia e i pantaloni di lino bianco. Dress code ecumenico: libertà. —
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