In aeroporto con il treno bretella pronta nel 2025

Dopo tanta attesa, si avvicina l’avvio dei lavori per realizzare, entro il 2025 con una spesa di circa 400 milioni di euro, del collegamento ferroviario tra la stazione di Mestre e l’aeroporto Marco Polo di Tessera, con una nuova linea parallela alla bretella per l’aeroporto e collegherà il doppio binario della linea Venezia-Trieste con la zona aeroportuale. Il progetto definitivo, finanziato con 14 milioni dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato messo a punto, con la consulenza di eAmbiente srl, società veneziana di “advisoring” ambientale ed energetico rispettando il protocollo europeo Envision, dalla società italiana di ingegneria e costruzioni, Italferr spa (gruppo Ferrovie dello Stato) che sarà anche stazione appaltante, avrà la direzione dei lavori ed eseguirà ispezioni e verifiche di audit ambientale e sulla sicurezza per i lavoratori. I cantieri dovrebbero essere avviati entro l’anno prossimo, previa una gara d’appalto integrato che sarà indetta quest’anno per affidare la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera. Il progetto definitivo è stato presentato nei giorni scorsi, con un seminario a porte chiuse – nella sede di Confindustria a Venezia al Parco Vega di Marghera – organizzato da eAmbiente srl, assieme a Italferr – Rfi (Rete ferroviaria italiana) e l’organismo di certificazione canadese Icmq, in collaborazione con Save Aeroporti e l’Associazione costruttori (Ance) di Venezia, presente anche l’assessore all’urbanistica del Comune di Venezia, Massimiliano De Martin.
Il tracciato. La nuova linea ferroviaria correrà parallelamente alla bretella autostradale per l’aeroporto, in un territorio prevalentemente agricolo. La nuova linea si distaccherà dalla Venezia-Trieste all’altezza di Dese, deviando all’altezza della bretella aeroportuale della tangenziale di Mestre si avvicinerà al Marco Polo: prima in trincea e nel tratto finale in sotterranea per raggiunge la nuova stazione ferroviaria sotterranea. La deviazione di circa 3,5 chilometri rispetto alla Venezia-Trieste, sarà un tracciato “a cappio”, composto da un solo binario di ingresso e di uscita che, alla stazione dell’aeroporto, sarà costituito da uno scambio ad anello per tornare indietro utilizzando lo stesso binario. I tratti in “rilevato” prevedono terrapieni laterali a scarpata e in trincea.
Le linee guida. Italferr, in collaborazione con Rfi e Icmq ed eAmbiente, ha elaborato le linee guida per l’applicazione del protocollo Envision al settore delle infrastrutture sostenibili di trasporto ferroviario.
Per la realizzazione della bretella sono previste opere infrastrutturali ferroviarie «di linea per la risoluzione delle interferenze idrauliche e stradali, per l’attraversamento del fiume Dese e l’ingresso in aeroporto dove sarà realizzata una nuova stazione ferroviaria». La certificazione Envision attesta e valorizza la «sostenibilità dal punto di vista sociale con la comunità interessata, dell’efficienza economica e ambientale dell’intera infrastruttura che sarà realizzata, per la prima volta in Italia, osservando le linee guida del protocollo Envision che prevedono il coinvolgimento del territorio e delle parti interessate nella fase di progettazione. Uno dei pilastri della sostenibilità, in fase costruttiva, sarà il trattamento e riutilizzo dei rifiuti e dei terreni di scavo prodotti, l’utilizzo di materiali “a km zero” e il monitoraggio ambientale (ciclo dell’acqua e aria) durante i lavori. Il piano di utilizzo delle terre prevede la possibilità di ricavare una percentuale di riutilizzo delle terre “in sito” pari al 33%, mentre il riutilizzo interno dei materiali di scavo consentirà non solo la riduzione dei volumi trasportati fuori sito, ma anche dei quantitativi da approvvigionare dall’esterno per soddisfare il fabbisogno dell’opera. Il progetto prevede inoltre l’utilizzo di barriere anti rumore e il minimo sulla vicina bretella per l’aeroporto e le strade ordinarie, con l’approvvigionamento dei materiali da costruzione(cemento e acciaio) presso i fornitori maggiormente sensibili alla tutela ambientale e la scelta di modalità di trasporto più ecocompatibili.
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