Imprenditore jesolano e stalker arriva una nuova condanna

Dieci mesi a Giovanni Bernardini che aveva continuato a mandare messaggi  all’eurodeputata Lara Comi, nonostante un precedente patteggiamento

JESOLO

È stato condannato a 10 mesi Giovanni Bernardini, lo jesolano di 47 anni, stalker dell’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi. L’imprenditore dovrà anche pagare 5 mila euro dopo la sentenza del Tribunale di Busto Arsizio e le spese processuali.

Lo jesolano aveva conosciuto casualmente Lara Comi durante incontri e convegni, e aveva iniziato così a corteggiarla. Al suo rifiuto, non si era dato per vinto, tanto da raggiungerla in occasione di una partita di calcio benefica a Lecco, per consegnarle un anello con diamante pegno del suo amore incontrastato e a suo modo di vedere incompreso. Ma su di lui pendeva già un’ordinanza che vietava di avvicinarsi alla 35enne di Saronno in provincia di Varese. Così ha trovato ad attenderlo la polizia che lo ha arrestato.

Bernardini, dopo aver patteggiato, aveva insistito con nuovi messaggi d’amore attraverso i social e così, dopo il carcere, è tornato ai domiciliari fino al processo di ieri.

«Sono soddisfatta di questa sentenza, e ringrazio la giudice per la sensibilità dimostrata», ha commentato Comi, «una pena superiore alla stessa richiesta dell’accusa». Così l’europarlamentare di Forza Italia, dopo la condanna inflitta dal Tribunale di Busto Arsizio al suo persecutore. «Spero che questa sentenza possa rappresentare un motivo di speranza per tante donne vittime di stalking e di persecuzioni», ha aggiunto, «mi auguro che le misure restrittive siano efficaci, il mio timore è che la storia potrebbe non finire qui».

All’imputato non è stata concessa la sospensione condizionale della pena, come e nel precedente patteggiamento per il medesimo reato. «Una decisione equa su cui pesa il fatto che l’imputato stato riconosciuto pienamente capace d’intendere e volere dalla perizia richiesta dal Tribunale», ha commentato l’avvocato Mario David Mascia, legale dell’eurodeputata. Quello di Bernardini, l’avvocato di Jesolo, Pierpaolo Alegiani, parla di sentenza mite e risarcimento modesto, w annuncia l’appello. «Per prima cosa la sentenza non è definitiva», ha commentato l’avvocato che ieri ha riaccompagnato Bernardini a casa, «e in questa fase sono cadute tutte le misure cautelari nei confronti del mio assistito. Poiché le pene non si cumulano, tra il primo patteggiamento e la seconda sentenza di condanna non si raggiungerebbero comunque i 2 anni e quindi non ci sarà il carcere. Avremo ancora modo di dimostrare in appello che Bernardini non ha agito come uno stalker nei confronti dell’eurodeputata, che in fondo non lo aveva allontanato in modo così drastico. Sotto il profilo processuale è stata apprezzabile la decisione del giudice che ha deciso di stralciare il primo filone del processo, quindi per i fatti precedenti non è stato più processato. In appello saranno discussi solo i fatti di gennaio e marzo quando aveva solo mandato qualche messaggio sui social senza recare grave turbamento».—



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