«Impossibile vivere in via del Bosco»

MARGHERA. «All’interno delle palazzine Ater di via del Bosco, a Catene, non si può più vivere perché regna l’illegalità più completa. Per questo chiediamo all’Ater di intervenire e allontanare una...

MARGHERA. «All’interno delle palazzine Ater di via del Bosco, a Catene, non si può più vivere perché regna l’illegalità più completa. Per questo chiediamo all’Ater di intervenire e allontanare una sessantina di abusivi che occupano 11 appartamenti».

La richiesta è stata ribadita ieri pomeriggio in municipio a Marghera da un gruppo di inquilini di via del Bosco, ricevuti dal presidente, Flavio Dal Corso, dal vice Bruno Polesel e dal delegato alla Casa Mario Silotto.

«Le occupazioni degli appartamenti in via del Bosco», hanno ribadito i residenti, «sono cominciate nel 2007. Ora dentro gli appartamenti, occupati abusivamente da balordi di ogni tipo e famiglie straniere, ci sono anche 21 minori, dei quali spesso questa gente si fa scudo per non essere cacciata. Ma questo è un pericolo che non corrono, visto che le tante denunce fatte all’Ater, proprietario degli immobili, non hanno avuto seguito».

Gli occupanti abusivi, hanno sottolineato i residenti impauriti a Marghera, entrano negli appartamenti vuoti il giorno stesso in cui vengono sgomberati o si verifica un decesso. «Questi personaggi», spiega una donna, «occupano le case appena sono disponibili. Addirittura sono entrati nel mio appartamento mentre mi stavo spostandomi da una palazzina ad un’altra. Ho chiamato la polizia, ma niente da fare: ho dovuto prendere la mia roba in fretta e furia e completare il trasferimento. Contro questi violenti fanno poco anche le forze dell’ordine: hanno occupato anche 5 appartamenti destinati ai disabili: è una vergogna».

Silotto ha spiegato che «l’Ater ha sfrattato pensionati e famiglie regolarmente residenti perché morose per problemi di difficoltà economiche, ma non chiede nemmeno un euro agli abusivi che ovviamente dal punto di vista legale non esistono. L’Ater non porta a termine nemmeno le richieste degli anziani di passare da appartamenti grandi a piccoli, visto che alloggi da quasi 100 metri quadrati non sono più necessari ai loro bisogni. Infatti, molte persone raccontano di essere state minacciate e di aver paura di continuare a vivere lì».

Per il presidente della Muncipalità, Flavio Dal Corso, «la situazione è davvero grave ma potrebbe migliorare se all’interno delle palazzine, dove ci sono gli occupanti, fossero inserite delle famiglie che hanno almeno un componente delle forze dell’ordine. Ce ne sono già disponibili almeno sei».

Alessandro Abbadir

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