Impiegato suicida all’alba Treni in tilt per due ore

MOGLIANO. Ha deciso di farla finita all’alba di ieri aspettando il treno, in mezzo al binario. Nella sua auto, posteggiata vicino a un locale, vicino alla stazione ferroviaria di San Trovaso, gli agenti della Polfer di Treviso hanno trovato un biglietto inequivocabile: «Sono stanco di vivere». Dopo aver raggiunto, all’alba, a piedi la stazione di San Trovaso, s’è incamminato lungo l’unico binario ed ha atteso che il primo treno i n transito lo travolgesse.
L’ennesimo suicidio sulla linea ferroviaria ha avuto ieri come vittima un impiegato trevigiano di 30 anni. La tragedia ha avuto gravi conseguenze sul traffico ferroviario: alcuni treni sono stati cancellati, altri hanno subìto pesanti ritardi. A farne le spese i pendolari che quotidianamente usano il treno per raggiungere il posto di lavoro.Il fatto risale alle sei di ieri mattina. È a quell’ora che l’impiegato trevigiano raggiunge a bordo della sua automobile il parcheggio del locale “Ombrerosse”. Poi a piedi s’incammina verso la vicina stazione di San Trovaso.
È ancora buio e a quell’ora nella piccola stazione tra Treviso e Preganziol non c’è ancora nessuno. Nessuno che possa dare l’allarme dopo aver visto il trentenne entrare in stazione e camminare in mezzo ai binari, in direzione Preganziol. L’uomo riesce a percorrere 400 metri a piedi. Poi la tragedia. Quando sente in lontananza l’arrivo del treno, regionale 2732 Venezia-Sacile, il trentenne trevigiano si ferma. Si gira di spalle e attende che il treno lo investa.
Il macchinista del Venezia-Sacile ha suonato e tentato invano ad azionare il freno d’emergenza. Il treno, che in quel punto viaggiava a 140 chilometri orari, s’è fermato soltanto 350 metri dopo il punto d’impatto.
Gli agenti della polizia postale si sono subito attivati per identificare il cadavere. Un lavoro che è durato qualche ora.
L’impiegato non aveva portato con sè i documenti. La Polfer, coordinata dall’ispettore Claudio Bortoletto, ha cercato di controllare le automobili parcheggiate attorno alla stazione di San Trovaso. Dopo qualche ora di ricerche, è stata trovata l’auto dell’impiegato. Nel sedile anteriore del passeggero è stato trovato un biglietto nel quale l’uomo, negli ultimi tempi depresso, spiegava le ragioni del suo gesto. «Sono stanco di vivere», ha scritto.
L’ennesimo dramma della depressione a distanza di unadecina di giorni dal suicidio di un ragazzo di San Michele al Taglaimento. Gravi le ripercussioni sul traffico ferroviario e i disagi per i pendolari. Trenitalia è stata costretta a cancellare undici treni regionali, sette limitati nel loro percorso. Un Frecciargento e un Intercity hanno registrato ritardi di 15 e 80 minuti mentre dieci treni regionali hanno accumulato dai 10 ai 120 minuti.
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