Immigrati e sanatoria: bloccate le domande per colf e badanti

Secondo i sindacati metà delle pratiche avviate nel 2012 non è stata conclusa. Sos al Prefetto: «Manca personale»
Una badante straniera accompagna un anziano signore per le vie del centro di Roma,in una foto del 2 settembre 2009. I costi dell'assistenza ai disabili pesano sempre di piu' sulle loro famiglie. E in tempo di crisi i parenti studiano strategie di ''arrangiamento organizzato'' che passano anche attraverso il volontariato, prima di rivolgersi al settore privato o alle badanti. E' quanto emerge dal 44mo Rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese, che ha stimato in oltre 56mila euro, il costo di un malato di Alzheimer all'anno. Cifra che scende a 11.250 euro/anno per un paziente con artrite reumatoide e circa 15mila euro per i malati di insufficienza renale cronica in dialisi. ANSA/ GUIDO MONTANI
Una badante straniera accompagna un anziano signore per le vie del centro di Roma,in una foto del 2 settembre 2009. I costi dell'assistenza ai disabili pesano sempre di piu' sulle loro famiglie. E in tempo di crisi i parenti studiano strategie di ''arrangiamento organizzato'' che passano anche attraverso il volontariato, prima di rivolgersi al settore privato o alle badanti. E' quanto emerge dal 44mo Rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese, che ha stimato in oltre 56mila euro, il costo di un malato di Alzheimer all'anno. Cifra che scende a 11.250 euro/anno per un paziente con artrite reumatoide e circa 15mila euro per i malati di insufficienza renale cronica in dialisi. ANSA/ GUIDO MONTANI

VENEZIA. Il personale scarseggia e lo Sportello Unico per l’Immigrazione di Venezia, che fa capo alla Prefettura, non ce la fa a smaltire le pratiche della sanatoria per gli immigrati del 2012. Alla data del 15 ottobre erano state presentate 1.644 domande (9.928 in tutto il Veneto) di cui 1.534 per rapporti di lavoro domestico - colf e badanti in particolare - e le restanti 110 per lavoro subordinato. Una quantità modesta, rispetto alle precedenti sanatorie, dovuta anche ai vincoli restrittivi imposti dal Governo come l’obbligo di dimostrare (con documentazione pubblica) la presenza del cittadino straniero in Italia già nel 2011. «Da una verifica sulle le domande di sanatoria inviate dal Patronato Inas allo Sportello non più del 40 % di pratiche è stata chiuso», osserva Alfiero Caravello dell’Anolf, l’associazione vicina alla Cisl che si occupa di immigrati. «La maggior parte dei datori di lavoro e dei loro dipendenti è già stata convocata in via Mameli, portando la documentazione richiesta, ma ad oggi solo per una parte è stata portata a termine la pratica che significa regolarizzazione del rapporto di lavoro da una parte e concessione del permesso di soggiorno dall’altra. Si tratta di un’incomprensibile lentezza che sta determinando disagi anche pesanti per gli interessati: per il lavoratore straniero ad esempio l’impossibilità di uscire dal territorio nazionale e di trovare un nuovo datore di lavoro ma anche problemi per l’assistenza sanitaria; per il datore di lavoro una condizione di prolungata precarietà ed incertezza che non premia che ha voluto mettersi in regola».

Il problema riguarda centinaia di famiglie veneziane che hanno bisogno di badanti per i loro cari e pur avendoli a servizio e pagandoli regolarmente con tanto di contributi versati, non sono riusciti a concludere la procedura di regolarizzazione. «Stiamo pensando di rivolgerci direttamente al Prefetto di Venezia per sboccare questa situazione», annuncia Paolo Pozzobon, segretario della Cisl. Anche Elisa Giolo, responsabile dell'Ufficio Immigrati della Cgil veneziana, parla di una situazione «inaccettabile che lede i diritti umani agli immigrati e allo stesso tempo di coloro che utilizzano il loro servizio. A quanto ci risulta, per la mancanza di personale lo Sportello non riesce a smaltire le pratiche che già hanno avuto il nulla osta della Questura che aspettano di essere concluse. La Prefettura deve fare qualcosa per sbloccare la situazione».

Stando ai dati forniti dall'Anolf le domande per la sanatoria del 2012 presentate in provincia di Venezia riguardano cittadini immigrati dal Bangladesh (537), Ucraina (261), Moldavia (158), Cina Popolare (134) e Marocco (90).

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